PASSIONE SENZA ETÀ

Gb, ecco il nonno che gioca ai videogiochi da 45 anni: "Ora voglio diventare uno streamer"

Dopo una vita trascorsa a godersi i suoi amati videogiochi su PC, l'81enne britannico vuole iniziare a trasmettere in diretta le sue partite

14 Dic 2023 - 15:14
 © Ufficio stampa

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I videogame non hanno età: sempre più spesso, come rivelato anche da recenti studi, ci si imbatte in videogiocatori che vanno oltre la classica età da gamer. Di questa cerchia privilegiata fa parte un ottantunenne britannico appassionato di videogame, che dopo aver coltivato questa passione per oltre 45 anni ha deciso di diventare anche uno streamer e trasmettere le proprie sessioni di gioco in diretta.

David Bradford, operatore d'impianti part-time residente a Banwell (Inghilterra), ha scoperto la sua passione giocando nel lontano 1978 al famoso arcade Space Invaders.

L'allora camionista si fermava nei bar e nelle stazioni di servizio per giocare. Da queste è passato ai giochi per console nel '97, quando la sua famiglia gli ha comprato una console Nintendo 64 per giocare a 007 GoldenEye, sparatutto dedicato alle gesta di James Bond. Bradford ha iniziato a giocare poi ad appassionarsi ai giochi di guerra, soprattutto a Medal of Honor, con il quale ha spesso giocato in compagnia dei suoi quattro figli.

Diventato nonno, Bradford ha manifestato l'intenzione di filmarsi mentre gioca su PC a Call of Duty: Warzone e Modern Warfare 2 con i suoi nipoti, trasmettendo le sfide multiplayer in diretta online. "È la prima volta che mi cimento nello streaming, ma voglio provarci. Molti fan mi hanno chiesto di guardarmi e mi hanno esortato a iniziare a giocare in diretta streaming", ha dichiarato il nonno gamer. "Riesco a giocare bene anche adesso come agli esordi. Faccio fatica con la tecnologia moderna, ma ho mio figlio ad aiutarmi".

L'unico limite di David è quello di cercare di portare avanti la sua passione senza disturbare la moglie Joyce, 68 anni, da tempo malata. "Ogni notte è come una zona di guerra", ha dichiarato il figlio David Jr., che prosegue: "Deve smettere entro le 22.30, perché prima giocava fino all'una di notte".

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