Una nuova ricerca britannica suggerisce come il pubblico più anziano si stia appassionando sempre di più all'universo videoludico
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I videogiochi non hanno età: con il progredire della tecnologia e la diffusione dei dispositivi dedicati all'intrattenimento durante la pandemia, il bacino d'utenza dei cosiddetti "gamer" è andato estendendosi a macchia d'olio, coinvolgendo dai più piccoli agli anziani. Un nuovo studio condotto del Regno Unito mostra che una percentuale sempre più significativa di persone della terza età sta abbracciando il mondo dei videogiochi, con oltre l'85% dei nonni che gioca almeno una volta alla settimana.
L'indagine, condotta dalla divisione inglese di Samsung, indica che molti anziani utilizzano il gioco come un modo per legare con gli altri membri della famiglia più giovani, con il 42% degli intervistati che dichiara usare i videogiochi per trascorrere del tempo con i propri cari.
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Lo studio ha rilevato che sebbene la maggioranza dei nonni giocatori (51%) preferisca giocare in solitaria, un numero significativo gioca anche con figli e nipoti (42%) o con il proprio partner (41%). Non è tutto: il 22% degli anziani intervistati nel Regno Unito gioca ai videogame anche per stimolare la propria mente e combattere le patologie psichiche legate alla senilità, mentre il 23% trova che il gioco sia un'attività rilassante con effetti calmanti, in quanto aiuta a prendersi una pausa dal mondo frenetico circostante.
La ricerca ha inoltre rilevato che questa tendenza è cresciuta negli ultimi anni, con il 19% dei nonni-gamer che ha iniziato a giocare durante la pandemia da Covid-19. Tuttavia, persistono ancora alcuni ostacoli: il 32% ha citato numerose difficoltà nel comprendere la tecnologia e il 31% la necessità di avere accanto qualcuno che spieghi come giocare, mentre il 29% degli intervistati ritiene di non avere la dotazione adeguata per giocare.
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In base alle stime emerse dallo studio, si prevede che il mercato globale dei videogiochi destinati alla terza età possa crescere a un tasso annuo pari a oltre il 6% fino al 2025, con la popolazione anziana che si attesta come uno dei segmenti in maggiore crescita nel settore videoludico.
Tenendo conto di ciò, il settore sta iniziando a prendere in considerazione la fascia demografica più adulta, con un numero crescente di videogame progettati tenendo a mente l'accessibilità e proponendo testi più grandi, controlli più intuitivi e contenuti educativi.