L'autore di Metal Gear Solid e Death Stranding celebra il settimo anniversario dello studio Kojima Productions e immagina di diventare un'intelligenza artificiale
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Kojima Productions ha festeggiato alla grande il settimo anniversario dalla fondazione dell'azienda: lo studio guidato da Hideo Kojima ha approfittato dell'occasione per svelare al mondo la sua nuova sede e raccontare qualche dettaglio in più sui progetti che arriveranno prossimamente oltre al già annunciato Death Stranding 2, svelato pochi giorni fa in occasione dell'evento The Game Awards 2022.
In particolare, il visionario designer giapponese che ha dato i natali al franchise di Metal Gear Solid ha parlato del videogioco in sviluppo grazie al supporto di Microsoft, definito dallo stesso Kojima talmente particolare da portare le persone interessate alla sua produzione a "credere che fosse pazzo".
In un'intervista ai microfoni di IGN, Hideo Kojima ha parlato delle numerose sfide affrontate dopo l'abbandono al publisher Konami, parlando della crisi affrontata dopo il lancio di Metal Gear Solid ("Dopo il primo Metal Gear Solid, anche una volta terminata la lavorazione, non sono mai riuscito a riprendermi e ho finito per passare da un ospedale all'altro", ha raccontato il designer) e di come abbia realizzato il primo teaser di Death Stranding senza poter sfruttare uno studio o attrezzatura professionale.
Il dettaglio certamente più interessante riguarda la genesi del misterioso progetto nato in collaborazione con Microsoft, annunciato lo scorso giugno in occasione dell'E3 2022: secondo Kojima, il videogioco basato sul cloud che sarà prodotto da Xbox era così particolare da non essere compreso dai potenziali investitori.
"Tendo ad annoiarmi facilmente. Uno dei motivi per cui sono riuscito a creare giochi per trent’anni è che la nuova tecnologia sostituisce la vecchia molto rapidamente. La tecnologia che si usa oggi potrebbe non essere più utilizzabile domani, e sono sempre interessato a trovare il modo di sfruttare le novità. Naturalmente, fare la scelta sbagliata può portare al fallimento. In questo senso è un po' come un programma spaziale", spiega Hideo Kojima parlando del nuovo progetto.
"Il progetto a cui stiamo lavorando con Microsoft è un gioco a cui pensavo già da cinque o sei anni", prosegue il designer, affermando come questa visione richiedesse "un'infrastruttura che non era mai stata necessaria prima, quindi ne ho discusso con molte grandi aziende e ho tenuto delle presentazioni, ma sembravano davvero pensare che fossi pazzo". L'unica azienda a comprenderne le potenzialità è stata la casa di Redmond: "Alla fine Microsoft ha dimostrato di aver capito la mia idea e ora stiamo lavorando insieme al progetto, anche sul fronte tecnologico".
Oltre a spiegare la scelta di cambiare la storia di Death Stranding 2 dopo il Covid-19 e a fornire qualche dettaglio sull'adattamento cinematografico (che opterà per una direzione completamente differente rispetto ai classici film basati sui videogiochi), Hideo Kojima ha ironizzato sul fatto che, in futuro, non esclude di trasferire la sua coscienza in un'intelligenza artificiale per continuare a lavorare nell'industria anche una volta che non sarà più presente fisicamente tra di noi.
"Continuerò a dirigere l’azienda finché ci sarò, e l'unica cosa che mi interessa è mantenere intatte le nostre radici per quanto riguarda la creazione. Ma probabilmente, chissà, diventerò un'intelligenza artificiale e resterò qui per sempre", racconta Kojima. "Bisogna essere stimolati in molti modi diversi se si vuole continuare a creare cose nuove, quindi immagino che continuerò a collaborare con gli altri e ad accettare nuove cose anche se sarò un'IA".