REPORTER SENZA FRONTIERE IN AZIONE

Minecraft: il videogioco ospita un'enorme biblioteca sulla libertà di informazione

Il sandbox di Mojang apre i battenti al più grande archivio di articoli censurati nei paesi dove non è concessa la libertà di parola ai suoi giornalisti e cittadini

16 Mar 2020 - 09:25
 © IGN

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La maggior parte di noi vive in paesi in cui la libertà di parola è considerata un diritto umano irrinunciabile e sarebbe difficile immaginare di vivere in uno stato diverso da questo. Tuttavia, sono ancora molti i paesi in cui i governi censurano attivamente i loro cittadini, in particolare giornalisti e reporter. Proprio questi ultimi, tramite l'organizzazione Reporter Senza Frontiere (RSF), hanno deciso di far sentire il loro messaggio e raggiungere i luoghi in cui sono stati banditi aprendo una gigantesca biblioteca all'interno dello squadrato mondo di Minecraft.

The Uncensored Library (letteralmente, la Libreria Senza Censure) ha aperto i battenti il ​​12 marzo in occasione della Giornata Mondiale contro la Censura Informatica, utilizzando l'hashtag #TruthFindsAWay per incoraggiare le persone a condividere i loro pensieri e diffondere il messaggio sugli sforzi anti-censura adottati da diversi paesi.

I giornalisti di cinque diverse nazioni (Egitto, Messico, Russia, Arabia Saudita e Vietnam), messi a tacere dalla repressione dei loro governi, hanno infatti colto questa preziosa opportunità, pubblicando le loro opere in lingua inglese e originale su Minecraft.

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La monumentale biblioteca è ora accessibile su un server aperto per i giocatori di Minecraft mondiali. L'archivio è costituito da una serie di testi e articoli, ora disponibili perché "nascosti" agli occhi della sorveglianza governativa.
 

Trattandosi di veri e propri editoriali che vertono su diversi temi salienti, questi possono essere letti da tutti gli utenti sul server, ma il loro contenuto non può essere modificato in alcun modo.

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RSF ha collaborato con la community di BlockWorks per creare questa immensa dispensa digitale, che è stata costruita "in tre mesi ed è composta da oltre 12,5 milioni di blocchi. Sono stati necessari 24 costruttori di 16 paesi diversi, per oltre 250 ore di progettazione. La cupola principale della biblioteca è larga quasi 300 metri, il che la renderebbe la seconda più grande al mondo", spiegano i suoi creatori.

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La loro scelta è ricaduta sul sandbox grazie alla sua enorme popolarità tra i giovanissimi: “Minecraft è un gioco open-world in cui i giocatori possono esplorare, scoprire ed estrarre materie prime, strumenti artigianali, costruire strutture e collaborare con altri utenti.

Parte del suo gameplay consiste appunto nella raccolta e la fabbricazione di oggetti, come i libri. Tali testi constano infatti di 100 pagine e possono essere scritti e consultati da tutti liberamente."

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La biblioteca virtuale, pur dando accesso a informazioni gratuite, attira dunque l'attenzione su un grave problema reale: “Solo nell'arco del 2019, 39 giornalisti e 10 reporter sono stati uccisi e attualmente ce ne sono circa 350 incarcerati. Questi sono numeri allarmanti.

Quasi metà della popolazione mondiale non ha ancora accesso a informazioni gratuite. Privati ​​delle conoscenze essenziali e manipolati dalla disinformazione, viene loro impedito di vivere in un sistema politico in cui la verità dei fatti imposta militarmente costituisce la base delle loro scelte di vita."

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