Ancora una volta uno studio ha dimostrato che non c'è alcun collegamento tra atti violenti e l'utilizzo di videogames
© istockphoto
Un nuovo studio pubblicato sulla rivista di ricerca scientifica "Nature Journal Molecular Psychology" ha ribadito che non c'è correlazione tra l'utilizzo dei videogiochi e la violenza.
La ricerca, portata avanti da alcuni scienziati tedecschi, si è svolta prendendo in considerazione tre gruppi di volontari in salute, generalmente non interessati al mondo dei videogiochi, per un totale di 77 persone.
Prima di cominciare a giocare, a ogni componente dei gruppi è stato somministrato lo stesso questionario per rilevare le attitudini personali. A uno di questi gruppi è stato chiesto di giocare Gran Theft Auto V, un gioco a base di crimini, uno dei più famosi di tutti i tempi, mentre le altre persone giocavano The Sims 3, nota simulazione di vita reale.
Dopo due mesi di test, i ricercatori non hanno trovato alcuna differenza significativa nel livello di aggressione dei volontari che avevano giocato a GTA V per 30 minuti al giorno, ogni giorno. Lo stesso vale per il livello di empatia, ansia, depressione e numerosi altri fattori a rischio.
Tra i gruppi di videogiocatori non c'era alcuna differenza attitudinale: "si tratta di un campionamento ristretto, ma comunque decisamente esemplificativo per l'esposizione a lungo termine che è stata somministrata ai volontari", ha dichiarato uno degli scienziati dell'iniziativa.
Il risultato della ricerca arriva a pochi giorni dalle dichiarazioni di Donald Trump sulla violenza nei videogiochi e la loro presunta correlazione con le stragi nelle scuole americane (ve ne abbiamo parlato qui).