Le famigerate "loot box", considerate pericolosamente vicine al gioco d'azzardo, potrebbero essere presto vietate nei videogame distribuiti sul mercato olandese
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C'è aria di cambiamento nell'industria videoludica: il governo olandese ha infatti in programma di bloccare le "loot box", ovvero le casse premio acquistabili nei videogiochi in cambio di denaro reale e caratterizzate da contenuti casuali. La notizia arriva dal ricercatore Leon Y. Xiao, che ha pubblicato sui social un'email ricevuta dal Servizio di informazione pubblica dei Paesi Bassi che anticipa alcune delle misure studiate dal governo.
La conferma arriva in seguito all'appello da parte del ministro olandese degli affari economici e della politica climatica Micky Adriaansens, la quale aveva sottolineato i rischi delle loot box nei confronti degli acquisti in-app e delle tanto temute microtransazioni su PC, dispositivi mobile e console come PlayStation, Xbox e Nintendo Switch.
"In questo momento, il governo olandese ha in programma di migliorare le norme relative agli acquisti in-game", si legge nella dichiarazione del Servizio di informazione pubblica olandese. "Uno degli obiettivi è quello di vietare le loot box nei giochi".
Si tratta dell'ennesimo tentativo da parte del governo dei Paesi Bassi di bloccare le casse premio, dopo la mozione presentata lo scorso anno da sei politici olandesi alla Camera dei Rappresentanti al fine di vietare l'inserimento nei videogiochi e porre così rimedio alla mancata regolamentazione delle loot box da parte dell'ente per il gioco d'azzardo locale Dutch Gambling Autorithy.
Una crociata, quella contro le loot box, che i Paesi Bassi condividono con il vicino Belgio, che da tempo si è schierato contro questa pratica presente in videogame come la serie FIFA di Electronic Arts, arrivando a dichiararle "illegali" e a cercare di vietarle da tutti i giochi venduti ai minori di 18 anni.
In caso di via libera a un'iniziativa simile da parte del governo olandese, è lecito credere che altri paesi europei possano seguire l'esempio e proporre legislazioni contro le casse premio dopo la conferma di un maggior impegno da parte dell'Ue, così da tenere a bada un fenomeno che negli ultimi anni ha dato vita a numerosi "incidenti" con acquisti indesiderati e spese folli.