Dopo essersi viste negare l'accesso, due giovani game designer hanno deciso di creare un videogame per mostrare come sia diventato difficile, per il popolo musulmano, visitare gli Stati Uniti
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Immaginate di essere una giovane sviluppatrice di videogiochi di origini pakistane e di aver vinto la possibilità di partecipare alla più importante fiera del mondo riservata a chi, i videogames, li sviluppa a livello professionale da una vita. Immaginate di essere a un passo dal coronare il vostro sogno e di dovervi rinunciare a causa di un visto, negato dal consolato statunitense a causa della vostra estrazione religiosa.
È quanto successo a Bisma Zia e Anam Sajid, due programmatrici pakistane che si erano guadagnate la possibilità di partecipare alla Game Developers Conference di San Francisco dopo aver vinto una borsa di studio messa in palio dall'ente Independent Game Developer Association (IGDA).
Inutile sottolineare il disappunto delle due quando, al momento di compilare la richiesta per ottenere il visto con cui approdare negli Stati Uniti, si sono viste negare la richiesta perdendo così l'opportunità di partecipare alla Game Developer Conference. La colpa, se vogliamo, deriva dalle nuove misure volute dal governo Trump, che ha reso un vero e proprio inferno per i popoli di religione musulmana accedere alle città nordamericane con un regolare visto. Casi simili, infatti, si sono già verificati in passato e hanno coinvolto residenti in Siria, Iran e altri paesi musulmani.
Per tutta risposta, le due sviluppatrici hanno deciso di sfruttare il videogioco come mezzo per protestare contro quanto accaduto e per portare sotto agli occhi di tutti le difficoltà che si incontrano per visitare gli Stati Uniti. Il risultato è Trying to Fly, un videogioco realizzato da Zia e Sajid durante la Global Game Jam 2020 che parla appunto di come sia difficile il processo di intervista per ottenere il visto d'ingresso negli Stati Uniti e come queste nuove misure di sicurezza volute dal governo possano compromettere la carriera e il futuro di giovani talenti.
In tal senso, l'uccello "pronto a spiccare il volo" è una metafora che indica i sogni e le aspirazioni per il futuro da parte di coloro che tentano di ottenere il visto per effettuare l'ingresso negli States. Non resta che sperare che le due giovani sviluppatrici musulmane possano trovare un modo di coronare i propri sogni e partecipare, in futuro, alla prossima edizione della popolare fiera videoludica.