Sony annuncia una riduzione dell'8% per la sua forza lavoro globale: in programma c'è anche la chiusura di London Studio, uno dei team first-party di PlayStation Studios
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La crisi che ha colpito il mercato dei videogiochi non accenna a fermarsi: dopo Microsoft e altri protagonisti più o meno rilevanti del settore, anche Sony ha ufficializzato una serie di tagli che colpiranno la divisione PlayStation, con il licenziamento di oltre 900 dipendenti in tutto il mondo. La conferma è arrivata sul blog dell'azienda, con un messaggio che anticipa la chiusura di uno studio first-party.
Non solo aziende del calibro di Epic Games, Electronic Arts e Microsoft a soffrire la crisi che ha colpito l'industria dei videogame da mesi: anche Sony ha annunciato la necessità di ridimensionare la sua forza lavoro con il licenziamento di ben 900 dipendenti provenienti dai suoi studi PlayStation.
A dare la notizia ci ha pensato Jim Ryan, amministratore delegato di Sony Interactive Entertainment che, tra poche settimane, saluterà il colosso nipponico: Ryan afferma come sia stato necessario "fare un passo indietro" per far sì che PlayStation possa essere in "una posizione che ci consenta di continuare a creare esperienze incredibili per la community". Il primo team a pagarne le spese sarà London Studio, azienda britannica al lavoro su un nuovo gioco cooperativo con elementi "live-service", che chiuderà i battenti definitivamente.
Altri licenziamenti colpiranno tanto gli studi maggiori di PlayStation Studios, come Insomniac Games (Marvel's Spider-Man, Ratchet & Clank), Guerrilla Games (Killzone, Horizon) e Naughty Dog (The Last of Us, Uncharted), quanto studi di supporto (tecnologico, creativo e non solo) e aziende acquisite nell'ultimo periodo, come Firesprite.
"Ci sono numerose persone di talento che hanno contribuito al nostro successo e siamo incredibilmente grati a tutte loro", si legge nel messaggio firmato da Jim Ryan. "L'industria, tuttavia, sta cambiando immensamente e dobbiamo essere pronti per ciò che arriverà in futuro. Abbiamo grandi aspettative da soddisfare, ma anche l'obiettivo di continuare a far crescere il settore: di conseguenza è necessario fare un passo indietro per assicurarci di essere in una posizione che ci consenta di continuare a creare esperienze incredibili per la community PlayStation".
"Agli sviluppatori coinvolti in questi tagli voglio dire grazie: state lasciando questa azienda con il massimo del rispetto e dell'apprezzamento da parte nostra", prosegue Ryan. "Per chi resterà: dovremo salutare amici e colleghi a cui teniamo molto, e sarà certamente doloroso. La vostra resilienza, sensibilità e capacità di adattamento saranno fondamentali nelle settimane e nei mesi a venire". Ryan conclude: "Sono tempi duri, ma non vi preoccupate: non è un segnale di debolezza da parte del nostro brand o dell'industria".