Il governo spagnolo ha deciso di emanare un provvedimento atto a limitare la dipendenza dal gioco e dalle microtransazioni
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Della pericolosità della dipendenza da videogiochi si parla ormai da diverso tempo. Molti sono gli studi, ma anche gli interventi governativi, che nel mondo stanno cercando d'impedire che questo fenomeno vada intensificandosi. A tal proposito, attraverso il Dipartimento dei Consumatori, il governo spagnolo ha annunciato l'intenzione di presentare una proposta di legge per regolamentare le loot box dei videogiochi.
Le ricompense e le "casse premio" contemplate ormai da numerosi videogiochi presenti su console e dispositivi mobili, sono state paragonate proprio ai giochi d'azzardo dall'ente spagnolo che tutela i consumatori, che sta collaborando con il governo al fine di creare dei provvedimenti legislativi ad hoc atti a evitare fenomeni di dipendenza come il gioco compulsivo, preservando la salute dei giocatori.
Sarebbe una delle prime nazioni d'Europa a offrire una legge specifica per questo settore, aggiungendosi a Paesi come Belgio e Olanda che, da tempo, stanno portando avanti una lotta contro il fenomeno delle microtransazioni.
L'annuncio è arrivato in occasione dell'apertura del seminario "Loot Boxes: New challenges for the video game industry", organizzato proprio dal Dipartimento per i consumatori per discutere di questi meccanismi di ricompensa casuale con esperti e professionisti del settore. "La realtà è che dietro ai videogiochi esiste un fenomeno molto simile ai tradizionali giochi d'azzardo, che comportano un rischio per la salute", ha dichiarato Alberto Garzón, Ministro dei consumatori.
Durante l'evento, Garzón ha inoltre indicato che avere una legge specifica per regolare le loot box, così come per il mercato delle criptovalute e NFT (gli ormai onnipresenti "token non fungibili"), "permetterà di divertirsi, di pari passo con la conservazione e la massimizzazione della salute di tutti i consumatori e, in particolare, di quelli più vulnerabili".
Durante un'intervista rilasciata la scorsa settimana, il ministro ha inoltre dichiarato che il suo staff sta elaborando "una legge molto specifica" che sarà presentata nel giro di pochi giorni per regolamentare questi contenuti, anche se non sono stati forniti al momento ulteriori dettagli sulla proposta.