Dopo il caso del videogame da 62mila sterline, un nuovo episodio allarmante fa scattare dure regolamentazioni dall'altro lato del mondo
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Pochi giorni prima del PAX Australia tenutasi nei giorni scorsi, diversi sviluppatori di case indipendenti si sono riuniti alla Game Connect Asia Pacific per discutere dei propri giochi free-to-play destinati ai dispositivi mobile e delle diverse strategie di monetizzazione ad essi connesse. Proprio durante tale conferenza, è emersa la notizia che un giocatore avrebbe speso più di 150mila dollari in microtransazioni giocando a Transformers: Earth Wars.
A confermare il fatto è stato Henry Fong, amministratore delegato del publisher cinese Yodo1, che oltre a Transformers conta tra i suoi giochi titoli molto famosi come Crossy Road: "I giocatori che nel mercato mobile spendono di più sono chiamati balene", sostiene Fong, che sottolinea come "una balena in genere può arrivare a spendere centinaia di dollari per acquisti in app attraverso i giochi free-to-play".
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Non è la prima volta che si sente parlare di cifre così esorbitanti, visto che è di poche settimane fa la notizia di un altro giocatore che aveva ridotto la famiglia sul lastrico spendendo oltre 62mila sterline e scatenato un dibattito accesissimo sulla regolamentazione da applicare ai videogiochi da parte delle autorità britanniche.
La crescente preoccupazione e indignazione potrebbe toccare dunque anche il territorio australiano, dove gli enti di controllo hanno già dichiarato che le indagini su loot box e microtransazioni si intensificheranno, puntando l'attenzione sulla sempre più crescente minaccia costituita dal gioco d'azzardo che ormai sembra essersi estesa a livello mondiale.