Continua il periodo infelice per gli autori di Assassin's Creed: i nuovi tagli al personale colpiscono il team Reflections e le divisioni di Düsseldorf, Stoccolma e Leamington
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Mentre si attende l'uscita di Assassin's Creed Shadows, in casa Ubisoft continua la profonda ristrutturazione voluta dall'azienda franco-canadese nel tentativo di riprendersi da una situazione non certo idilliaca: la società guidata da Yves Guillemot ha annunciato l'ennesima serie di tagli che coinvolgerà alcune delle sue divisioni europee, con 185 licenziamenti e la chiusura del team britannico Ubisoft Leamington.
In attesa di scoprire se il colosso riuscirà a trovare un gruppo interessato a una possibile acquisizione, Ubisoft continua la sua opera di ristrutturazione interna nell'ottica di abbattere i costi e massimizzare il valore societario agli occhi degli azionisti.
La nuova iniziativa approvata da Ubisoft prevede il licenziamento di 185 dipendenti di alcuni degli studi con sede in Europa, con la chiusura totale del piccolo team di sviluppo di Leamington Spa, nella contea di Warwickshire (Inghilterra), che negli anni ha offerto supporto a progetti come Tom Clancy's The Division, Far Cry 5, Skull and Bones e, più recentemente, Star Wars Outlaws. Lo studio, nato nel 2002 con il nome di FreeStyleGames e composto da ex-dipendenti di Rare e Codemasters, aveva lavorato a DJ Hero sotto l'egida di Activision prima dell'acquisizione di Ubisoft nel 2017 e contava attualmente circa 50 dipendenti.
Il ridimensionamento da parte di Ubisoft, però, non si ferma solo al piccolo team britannico: anche Ubisoft Düsseldorf (autori di Anno e The Settlers), Ubisoft Stockholm (team che ha collaborato con Ubisoft Massive ad Avatar: Frontiers of Pandora) e Ubisoft Reflections (creatori della serie Driver, ora impiegato in qualità di team di supporto per le grosse produzioni di Ubisoft) sono stati colpiti dai tagli, con un totale di 185 dipendenti che hanno perso il posto di lavoro e saranno aiutati dall'azienda a trovare una nuova occupazione.
Il momento infelice dell'azienda di proprietà della famiglia Guillemot, dunque, non si placa: dopo aver toccato quota 20mila dipendenti nel 2022, Ubisoft aveva ridotto la propria forza lavoro a circa 18mila dipendenti nel settembre dello scorso anno, un dato che è stato ridotto ulteriormente dopo i licenziamenti delle scorse ore e che, verosimilmente, continuerà a diminuire lentamente in futuro, specialmente dopo il lancio di Assassin's Creed Shadows (ora previsto per il 20 marzo).
Ubisoft cerca così di arginare i costi dopo la scarsa accoglienza ricevuta dall'avventura Star Wars Outlaws e in seguito all'insuccesso di XDefiant, lo sparatutto live-service che ha chiuso i battenti poco tempo dopo la pubblicazione sul mercato. Tutte le speranze dell'azienda, in tal senso, sono riposte verso il succitato Shadows, che è stato rinviato a più riprese nel tentativo di creare l'esperienza "definitiva" per chi ama la saga di Assassin's Creed. Nel futuro di Ubisoft, tuttavia, potrebbe esserci una cessione, con il gigante cinese Tencent in prima fila per acquisire l'azienda e assicurarsi alcune tra le saghe più apprezzate nella storia dei videogiochi come Anno, Far Cry, Prince of Persia e Rayman.