Lo streamer texano Lacari si è fatto ingannare dalla meccanica "gacha" di Genshin Impact, il videogioco free-to-play del team cinese MiYoHo, arrivando a spendere cifre fuori di testa
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I videogiochi free-to-play, specialmente quelli che spingono con insistenza su meccaniche che incentivano il giocatore a ottenere oggetti virtuali in cambio di denaro reale, possono tramutarsi in una grave minaccia per il proprio conto in banca. Ne sa qualcosa lo streamer Lacari, content creator di San Antonio (Texas), che nelle scorse ore ha svelato durante una diretta di aver speso più di 5mila dollari a Genshin Impact.
Il gioco free-to-play di MiYoHo, team cinese che si è ispirato a The Legend of Zelda: Breath of the Wild per creare un gioco di ruolo dalle tinte fantasy, ha già guadagnato oltre 100 milioni di dollari grazie alle microtransazioni presenti nel suo gioco, che è sì scaricabile gratuitamente su PC e mobile, ma è caratterizzato da una meccanica (chiamata in gergo "gacha") che spinge i giocatori a spendere denaro reale al fine di ottenere i migliori oggetti nel videogame.
Nel caso di Genshin Impact, spendendo un certo quantitativo di denaro reale ci si assicura la possibilità di "desiderare" un determinato oggetto, si tratt di un'arma o di veri e propri personaggi giocabili. Ed è ciò che è successo al content creator statunitense, che per assicurarsi il personaggio Kequing ha speso 2mila dollari.
Lacari si è ben presto accorto di aver commesso un grave errore. “Questo gioco è un'esperienza che ti insegna molte cose, io ho imparato la lezione", ha svelato in diretta al suo pubblico, prima di lasciarsi prendere dal rimorso. "I soldi che ho speso su questo gioco rappresentano un mio errore, uno di quelli che mi accompagnerà per il resto della mia vita".
Ed è qui che Lacari ha confidato ai suoi follower di aver speso ben più di 2mila dollari giocando a Genshin Impact. "Ricorderò per sempre di aver speso 5.000 dollari in questo c***o di gioco", ha commentato lo streamer. "Non spenderò più un altro c***o di dollaro su giochi del genere. Basta, ho finito. D'ora in poi continuerò a giocare senza spendere un soldo".
Quello di Lacari è solo uno dei tanti casi che vedono i videogiochi (free-to-play o "premium") caratterizzati da microtransazioni trasformarsi in veri e propri esempi di giochi d'azzardo. Non è certo un problema del videogioco in sé, certo, ma meccaniche come quelle "gocha" di giochi come Genshin Impact non fanno che avvantaggiarsi di debolezze caratteriali di persone non indifferenti a un fenomeno, quello del gioco d'azzardo, capace di rovinare la vita in un batter d'occhio.
Non è un caso, insomma, se enti governativi come quello australiano abbiano ordinato l'applicazione di bollini informativi sulle copertine dei videogiochi per sensibilizzare l'utenza e avvertire i giocatori della presenza di acquisti in cambio di denaro reale.