Assassin's Creed Valhalla, le immagini del nuovo videogame open-world di Ubisoft
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Un docente di Denver ha deciso di introdurre a pieno titolo la cultura videoludica nel suo corso per dimostrare come i videogame aiutino a comprendere meglio gli eventi storici
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Nel villaggio vichingo di Ravensthorpe, un’abitazione tradizionale ospita feste ed eventi. Gli uomini della comunità si impegnano nel "flyting" (una guerra di insulti), nel cosiddetto “holmgang" (un duello per risolvere le dispute) o competono a chi ingurgita più alcol da un corno. Quando hanno bisogno di risorse, saltano su lunghe imbarcazioni e navigano verso un insediamento vicino, dove usano asce da battaglia e flagelli per saccheggiare e depredare. Queste sono tutte scene provenienti da Assassin's Creed Valhalla, capitolo più recente della saga storica di Ubisoft, ma i personaggi e le ambientazioni potrebbero essere state tratte direttamente da un libro di storia, come dimostra ogni giorno in aula il docente universitario Daniel Melleno.
"Tutti sanno chi sono i vichinghi", afferma Melleno, assistente professore del Dipartimento di Storia del College of Arts, Humanities and Social Sciences dell'Università di Denver. "E parte di questo è dovuto ai videogiochi. Quando sei alla ricerca di come far sì che la gente si interessi a persone che sono morte da molto tempo o a eventi accaduti in tempi remoti, questo è davvero un buon punto di vista per far interessare gli studenti".
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Il professore non è certo nuovo al mondo dei videogiochi e della cultura pop. Da bambino, il percorso verso la sua futura carriera è iniziato con i libri di J.R.R. Tolkien e i giochi della serie Age of Empires. Attraverso di essi, Melleno ha inavvertitamente imparato la successione dei regni storici, l'evoluzione degli strumenti e il sistema agricolo a tre campi. Ora, con tre lauree in storia in mano, i suoi corsi di storia medievale e pre-moderna presentano sempre i videogames come parte fondamentale del programma di studi. Dopotutto, afferna Melleno, circa l'80% dei suoi studenti si iscrive per amore di un videogioco, uno show televisivo o un film.
Inoltre, puntualizza come gli sviluppatori di giochi stiano prestando sempre maggiore attenzione all'accuratezza storica, perché sempre più spesso sono i giocatori a richiederla. Quando Assassin's Creed Valhalla ha debuttato, il docente ha ricevuto inviti a partecipare a diversi podcast per spiegare come le fantasie del gioco non siano così distanti dalla realtà. Come collaboratore regolare sui forum di discussione di Reddit, risponde alle domande di storici dilettanti, appassionati e hobbisti curiosi di tutto, dalle spade alle tattiche in battaglia.
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Melleno considera tutto questo come una forma di divulgazione, che parte dall'aula di storia fino ad espandersi alla comunità più vasta. "Se vogliamo che le scienze umane sopravvivano come qualcosa di valore nella società, non possiamo rinchiuderci", dice. "Ogni volta che rispondo a una domanda su Reddit, raggiungo facilmente il doppio delle persone che ho in classe. Penso che sia un ottimo modo per alimentare un maggiore interesse per la storia, e penso che la gente lo voglia".
La storia è molto più che memorizzare nomi e date e spesso, aggiunge Melleno, la storia serve come un perfetto complemento ad altre discipline. Assassin's Creed Valhalla non esisterebbe, dice, se le persone che si laureano in informatica non fossero anche interessate alla storia. "Così tante persone hanno separato i propri hobby e interessi dal college", dice. "Ogni volta che puoi ricordare loro che c’è spazio per fare storia e godersela, significa aver raggiunto un enorme traguardo".