Una sala giochi americana ha proposto ai suoi giovani partecipanti un’esperienza alternativa, alla scoperta dei nomi che hanno reso grandi i videogames di un tempo
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Per molti ragazzi e bambini, l’arrivo dell’estate è sinonimo di campo estivo, un modo in cui si inizia a fare esperienza di viaggio, si convive per diverse settimane con i propri coetanei e spesso a contatto con la natura. Ma non sempre le attività proposte riguardano necessariamente movimento e sfide all’aria aperta. La sala giochi Retroscape, situata nel centro di Wilmington in North Carolina, ha tenuto un campo estivo per bambini durante il mese di luglio, proponendo ai suoi partecipanti un viaggio avvincente nella storia dei videogiochi.
Il suo proprietario Dylan Pierce, ha affermato come questa esperienza sia stata un modo per familiarizzare con alcuni classici videoludici del passato aperta ai bambini di tutte le età. "Ai bambini che partecipano ogni giorno facciamo una presentazione su di un decennio in particolare. Così abbiamo viaggiato attraverso gli anni '70, '80, '90 e 2000”, ha spiegato Pierce. "In seguito abbiamo ripassato le guerre tra console durante quegli anni e quali fossero i giochi più popolari, soffermandoci su alcune curiosità e giocando infine ai titoli più gettonati di quel decennio per un'ora".
Con un'ampia selezione di videogiochi da console di tutte le epoche, trovare un gioco avvincente non è stato un compito semplice per gli organizzatori del campo, anche se molti tra i partecipanti si sono immediatamente innamorati di alcuni evergreen di Nintendo come Duck Hunt e l’immancabile Super Mario Bros. per NES, ma anche il più "recente" Super Smash Bros. per Nintendo 64. Alla fine della giornata, dunque, il campo si è rivelato qualcosa di più che impegnare i bambini in qualcosa da fare.
"Ho progettato le attività in modo che i bambini potessero vivere la classica esperienza del seminterrato con gli amici, ai tempi in cui ci riunivamo per giocare ai videogiochi", ha raccontato Pierce. "Al giorno d'oggi, molti videogames vengono giocati online e di solito ognuno da casa propria. Con questa esperienza ho voluto ricreare ciò che si provava a uscire per andare a casa degli amici, dove ci si ritrovava e ci si divertiva".