Il dipartimento a difesa dei veterani americani sfrutta le funzionalità dell'Adaptive Controller di Xbox per combattere lo stress post-traumatico e i rischi di suicidio tra gli ex-soldati
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Da oltreoceano arriva l'ennesima prova dell'efficacia dei videogiochi che troppo spesso sono stati demonizzati negli ultimi tempi, specie negli Stati Uniti. Dopo i diversi dibattiti atti a limitarne l'uso, arriva invece un'importante iniziativa del Ministero degli Affari dei Veterani di guerra teso invece a rendere terapeutico dei dispositivi videoludici, in particolare grazie all'uso degli Adaptive Controller di Xbox.
L'idea è nata da una partita al famoso Forza Horizon tra l'amministratore delegato di Microsoft Satya Nadella e il veterano di guerra Roger Brannon, affetto da SLA e che aveva più volte sottolineato di non poter utilizzare per più di quindici minuti un controller di Xbox One senza provare un intenso dolore. Nadella ha quindi promosso un'iniziativa in collaborazione con il Ministero degli Affari dei Veterani di guerra, per incentivare l'utilizzo degli Adaptive Controller, già ampiamente utilizzati dai giocatori affetti da disabilità.
Il dispositivo è stato distribuito infatti in 22 centri di riabilitazione per veterani, dopo che se n'erano testati gli effetti positivi sulla terapia volta a combattere lo stress post-traumatico generato dai conflitti e sulla diminuizione dei suicidi tra gli ex-combattenti. Larry Connell, responsabile del dipartimento, ha infatti affermato che i videogiochi riescono a ricreare quel senso di cameratismo che aiuta i soldati a superare i momenti di stress, sottolineando che "uno degli indicatori del perché i veterani si suicidano è l'isolamento e la perdita di appartenenza e cameratismo. Utilizzare la console e rimanere comunque connesso con i propri compagni è di enorme aiuto".
Il Washington Medical Center, che affianca il dipartimento, ha annunciato che organizzerà delle sessioni settimanali durante le quali i veterani potranno giocare con l'Adaptive Controller e connettersi tra loro, raccogliendo dati sulla socializzazione e monitorando i risultati della terapia di gruppo. Coinvolgendo gli ex-militari socialmente, i videogiochi riescono infatti a distrarli dal dolore fisico e allontanano il rischio di depressione e tendenza al suicidio.
Nel 2020, inoltre, il dipartimento organizzerà una competizione eSports all'interno dei National Veteran Wheelchair Games, che costituiscono una sorta di evento paralimpico in cui si aggiungeranno anche i videogiochi, a fornire un'altra opportunità di riabilitazione sia fisica che sociale ai veterani.