Uno studio evidenzia come, apparentemente, le inserzioni pubblicitarie all'interno dei videogiochi non vadano ad alterare l’esperienza di molti utenti
© Ufficio stampa
Scaricare un videogame gratuito sul proprio smartphone o dispositivo mobile significa spesso incorrere in una sfilza di annunci pubblicitari impossibili da disattivare, se non si vogliono perdere alcune preziose ricompense. Per quanto fastidiosa possa sembrare quest'eventualità, uno studio ha rilevato come due terzi dei giocatori non giudichino gli annunci pubblicitari all'interno dei videogiochi in modo negativo.
Secondo gli ultimi dati, scaturiti da uno studio condotto da Comscore, due giocatori su tre affermano che gli annunci pubblicitari all'interno dei videogiochi influenzano "positivamente o neuralmente" la loro esperienza di gioco. Il 45% degli utenti intervistati non si preoccupa di guardare annunci regolari o pop-up che offrono ricompense all'interno dei giochi. Inoltre, il 34% dei giocatori che hanno visto annunci di "product placement" afferma che questi ultimi "rendono l'esperienza più reale".
Per stilare il report "State of Gaming 2024" sono stati intervistati circa 5mila adulti di età compresa tra i 18 e i 65 anni, i quali hanno dichiarato di giocare ai videogiochi su un dispositivo da più volte alla settimana ad almeno una volta al mese. Secondo i risultati, il 62% degli adulti dai 18 anni in su gioca ai videogiochi (con i millennial che costituiscono il segmento più grande di questa popolazione) e nel 2023 i videogiocatori hanno trascorso 45 miliardi di ore impegnandosi con contenuti video online.
I dati mostrano inoltre che il 77% dei videogiocatori gioca su più di una piattaforma (PC, console o mobile) e il 40% gioca su tutte le piattaforme. Per quanto riguarda le nuove frontiere del gioco, la statistica rileva che oltre due terzi dei giocatori sono abbonati a qualche servizio network online, perché "offrono opportunità di aumentare la consapevolezza e l'utilizzo" per il business dei giochi su tali piattaforme. Il sondaggio ha fatto inoltre emergere altri punti salienti: il 68% dei giocatori afferma che vedere un marchio presente in un gioco lo rende più interessato, indicando che si rivolgerebbe ai social media per saperne di più dopo averlo visto presente in un gioco.
Gli eSports e le dirette streaming continuano a guadagnare popolarità, soprattutto tra le generazioni più giovani, visti che circa l'86% della Gen Z e l'80% dei millennial che conoscono gli eSports hanno assistito a tali eventi, mentre il 53% della Gen Z e il 61% dei millennial che conoscono gli streaming dal vivo hanno partecipato almeno una volta ai contenuti in diretta. Gli eSports sono ritenuti anche un'attività sociale, con una grande maggioranza di spettatori (79%) che sostiene di guardarli insieme ad amici o familiari.
"Lo State of Gaming 2024 evidenzia l'importanza culturale del gioco e il ruolo vitale del comportamento dei giocatori per i marchi che cercano di attingere a questo pubblico dinamico e impegnato", ha dichiarato Steve Bagdasarian, rappresentante dell’ufficio commerciale di Comscore. "I dati consentono agli inserzionisti di spostare con fiducia la spesa nell'economia del gioco, ottenendo un incremento della portata e delle prestazioni dei media grazie al targeting di un settore molto sottoutilizzato".