L'insuccesso del nuovo Dragon Age spinge Electronic Arts a rivedere la struttura di BioWare, assegnando alcune risorse ai videogiochi di altri team interni
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Con il progetto Dragon Age: The Veilguard ormai alle spalle, per BioWare è tempo di ristrutturazione interna: lo studio canadese ha annunciato infatti alcuni cambiamenti ordinati da Electronic Arts, che vedranno la ricollocazione di alcune delle sue risorse ad altri studi appartenenti al colosso di Redwood City e un numero minore di sviluppatori al lavoro su Mass Effect 5, il prossimo progetto della software house.
A confermarlo ci pensa Gary McKay, responsabile di BioWare, che sul sito ufficiale dell'azienda ha confidato la volontà di "approfittare del passaggio da un ciclo di sviluppo all'altro per re-immaginare il modus operandi di BioWare".
Vista la natura preliminare del progetto Mass Effect 5, ancora in fase embrionale nonostante l'annuncio ufficiale risalga ormai a quattro anni fa, BioWare ha deciso di ridurre il personale per concentrarsi sul ritorno della sua saga fantascientifica con un gruppo più ristretto finché non ci sarà effettivamente bisogno di più risorse per lavorare alla finalizzazione del gioco di ruolo. "In questa fase di sviluppo, non ci serve l'assistenza dell'intero studio", commenta McKay. "BioWare può vantare talenti eccezionali, e per questo negli ultimi mesi abbiamo lavorato incessantemente per integrare molti dei nostri colleghi in altri studi di Electronic Arts che avevano posti vacanti adatti."
A quanto pare, dunque, Electronic Arts ha già integrato alcuni degli ormai ex-dipendenti di BioWare all'interno di altri team del suo gruppo, tuttavia questa manovra non sembra aver impedito che alcune persone perdessero del tutto la propria occupazione oltre ai licenziamenti già avvenuti nel 2023, quando lo studio canadese era nel pieno dello sviluppo dell'ultimo capitolo di Dragon Age.
McKay conferma che il nuovo gruppo di BioWare potrà contare sulla presenza di numerosi veterani della saga originale di Mass Effect, aspetto che dovrebbe contribuire a riportare la serie sul binario giusto dopo l'esperimento (non troppo riuscito) di Mass Effect: Andromeda. Tra quelli confermati, il general manager di BioWare menziona Mike Gamble, Preston Watamaniuk, Derek Watts e Parrish Ley, con altri sviluppatori impegnati in ruoli minori che sono stati richiamati dopo aver lavorato alla saga in passato.
In merito alla scelta di ridistribuire le risorse di BioWare, Electronic Arts ha spiegato la sua strategia: "La priorità dello studio era Dragon Age", afferma un portavoce del produttore americano. "Nel frattempo, alcuni continuavano a definire la visione per il nuovo Mass Effect. Adesso che The Veilguard è stato pubblicato, lo studio si dedicherà completamente a Mass Effect. Pur non divulgando i dati esatti, lo studio dispone del numero adeguato di persone nei ruoli appropriati per portare avanti Mass Effect in questo stadio di sviluppo".
La scelta di ridimensionamento di BioWare arriva una settimana dopo la pubblicazione dei risultati finanziari da parte di Electronic Arts, che hanno confermato un rendimento ben al di sotto delle aspettative sia per il succitato Dragon Age: The Veilguard (che avrebbe venduto circa il 50% in meno rispetto alle previsioni), sia per EA Sports FC 25, il titolo calcistico di EA Sports che non avrebbe soddisfatto pienamente l'azienda. Electronic Arts svelerà ulteriori dettagli sul suo futuro in occasione della presentazione dei suoi risultati finanziari per il terzo trimestre dell'anno fiscale, prevista per gli inizi di febbraio.