Il nuovo brevetto registrato dall'azienda anticipa la possibile integrazione di un'intelligenza artificiale nelle console del marchio PlayStation
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Quante volte, mentre si gioca ai videogiochi, capita di ritrovarsi di fronte a momenti particolarmente noiosi o compiti troppo ripetitivi? Evidentemente fin troppe volte, stando a una nuova tecnologia brevettata da Sony, che starebbe realizzando un'intelligenza artificiale capace di giocare ai videogame al posto dell'utente allo scopo di giocare autonomamente per completare determinate porzioni di gioco o missioni.
Tale brevetto illustra le potenzialità di un'IA che può essere addestrata osservando lo stile di gioco dell'utente e prendere il controllo per superare una particolare fase di gioco o per concedere a chi impugna il controller un momento di pausa, senza necessariamente interrompere l'azione.
Il brevetto, depositato da Sony nell'aprile del 2022, è stato reso pubblico solo di recente e vedrebbe lo sviluppo di un'intelligenza artificiale capace di prendere il posto del giocatore durante momenti specifici della sessione di gioco. Sembrerebbe, dunque, un'evoluzione di un brevetto simile che la stessa azienda giapponese aveva registrato due anni prima, in quell'occasione per permettere agli utenti di superare momenti troppo ardui dei giochi.
L'IA creerebbe un profilo di gioco per ciascun utente e ne personalizzerebbe i valori "osservando" in che modo ciascun giocatore affronta differenti generi e videogame, addestrando il modello di conseguenza. Questa tecnologia, già presente in numerosi giochi di massa online, potrebbe essere utilizzata nel futuro delle console PlayStation per offrire a chi gioca un ausilio per superare momenti eccessivamente noiosi dei propri giochi preferiti o persino per "continuare a giocare ai videogiochi competitivi online" senza dover necessariamente trovarsi fisicamente davanti alla console.
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In questo caso i dubbi sono molteplici, visto che una simile opportunità potrebbe di creare dei veri e propri fenomeni di "cheating" che vanno contro le stesse politiche dei titoli multiplayer. Nonostante i progetti e le sperimentazioni, è difficile stabilire se Sony abbia davvero intenzione di implementare una simile tecnologia nelle attuali e future generazioni di console PlayStation. Il brevetto registrato dalla casa giapponese è interessante in termini di qualità del tempo trascorso in compagnia del proprio hobby.
In molti casi, infatti, determinati obiettivi richiedono all'utente di ripetere continuamente compiti tediosi per risolvere quella missione o sbloccare quel Trofeo tanto agognato, e la possibilità di delegare all'intelligenza artificiale il compito di gestire queste azioni (come il famigerato "grinding" che spesso è presente nei giochi di ruolo) permetterebbe all'utente di fare dell'altro o, semplicemente, rilassarsi in attesa che la missione sia finalmente archiviata.