Un ente di beneficenza ha intervistato 700 studenti delle scuole nazionali britanniche sulle esperienze di gioco online, portando alla luce alcuni problemi di dipendenza dai videogame
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Quando si gioca al proprio videogame preferito, è difficile imporsi di chiudere tutto o di fare una pausa di pochi minuti. Tale tendenza si registra tanto negli adulti quanto nei più giovani, i quali però possono essere soggetti a non pochi problemi derivati da una lunga esposizione. Un sondaggio organizzato in Gran Bretagna ha rivelato che quasi un bambino su cinque dice di avere difficoltà a smettere di giocare con i videogiochi.
Barnardos, un ente di beneficenza per l'infanzia che protegge e sostiene i bambini e i giovani britannici, ha condotto una ricerca su 700 studenti delle scuole nazionali, dalla terza alla sesta classe, sulle loro abitudini di gioco online.
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I giovanissimi hanno dichiarato che giocare ai videogiochi risulta divertente, permette loro di entrare in contatto con i coetanei o di fare nuove amicizie. Secondo alcuni invece, le aziende produttrici di videogiochi dovrebbero rendere più facile la revisione e il blocco degli utenti che si comportano in modo offensivo durante le sessioni di gioco.
Un intervistato su sette (14%) ha dichiarato quanto risulti difficile dormire a sufficienza perché si resta svegli fino a tardi per giocare. Alcuni hanno lamentato di soffrire di mal di testa e mal di stomaco giocando troppo a lungo, mentre una giocatrice 11enne ha affermato che "le persone potrebbero inviarti parole cattive o dei commenti negativi, facendoti provare sentimenti strani". Il 24% degli intervistati ha dichiarato che il proprio umore cambia sempre o spesso dopo aver giocato ai videogiochi.
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I piccoli partecipanti al sondaggio hanno anche indicato come le funzioni di chat e messaggi non moderati rappresentino un problema. La metà degli intervistati ha dichiarato di aver assistito a cyberbullismo o all'invio di commenti negativi, mentre il 17% ha affermato che si tratta di un problema frequente. Il 35% ha dichiarato di giocare online con persone che non conosce o che non ha mai incontrato, mentre il 21% sostiene di aver ricevuto spesso o sempre domande personali da qualcuno che non conosce, sebbene molti abbiano dichiarato al "Programma di sicurezza online" di Barnardos di essere consapevoli dei rischi che corrono con gli adulti che si fingono bambini quando giocano.
L'ente benefico ha raccomandato alle società di gioco di agire rapidamente per bloccare chi invia messaggi abusivi e di rendere più semplice il processo di segnalazione. Secondo l'associazione, le funzioni di chat nei giochi commercializzati per i bambini dovrebbero garantire che i contenuti a cui sono esposti i giocatori siano adatti alla loro età. L'associazione raccomanda inoltre che i giochi online rivolti ai bambini non prevedano opzioni di acquisto all'interno del gioco.
"I bambini con cui abbiamo parlato sono consapevoli di sé quando si tratta del mondo dei giochi online e ci hanno offerto consigli pratici e perspicaci per rendere i giochi online più sicuri", ha dichiarato Suzanne Connolly, direttore generale di Barnardos. "È importante che gli adulti che hanno il potere di apportare cambiamenti ascoltino ciò che i bambini ci dicono. È chiaro che alcuni bambini vogliono che i loro genitori li aiutino a gestire la quantità di tempo che trascorrono online", ha concluso.