NUOVE FRONTIERE DEL... CAPTCHA

Videogiochi: Doom diventa un test per "dimostrare di essere umani"

Uno sviluppatore ha trasformato uno dei videogiochi più famosi di sempre in un test Captcha, chiedendo di giocare allo sparatutto al livello più difficile

03 Gen 2025 - 11:03
 © Ufficio stampa

© Ufficio stampa

Che Doom sia uno dei videogiochi più famosi e versatili di sempre non è certo una novità: dopo essere stato adattato per poter essere utilizzato su sveglie, trattori e persino batteri intestinali, era solo questione di tempo prima che il celebre sparatutto creato da id Software venisse utilizzato nei famigerati Captcha, i test usati per stabilire se chi sta accedendo a un sito web sia un "bot" o una persona reale.

I test Captcha (acronimo di "Completely Automated Public Turing test to tell Computers and Humans Apart") sono nati qualche tempo fa come misura di sicurezza per proteggere gli utenti dallo spam e dalla decriptazione delle password, chiedendo loro di superare una semplice prova per dimostrare che l'utente sia effettivamente una persona e non un computer.

Dall'identificazione di numeri e lettere a oggetti specifici, questi test sono diventati sempre più elaborati per combattere le frodi informatiche, ma l'opera realizzata da Guillermo Rauch potrebbe essere il test "definitivo": l'autore ha pubblicato un video dell'applicazione sulle pagine del social network X, confermando di aver utilizzato un piccolo frammento dello sparatutto Doom per creare un test Captcha che richiede a chi lo usa di uccidere almeno tre mostri mentre gioca al livello di difficoltà "Nightmare".

Un'impresa, questa, che potrebbe rivelarsi un vero e proprio "incubo" non soltanto per i bot, ma anche per gli esseri umani in carne e ossa: nei panni del protagonista Doomguy, con salute al 100% e un bottino di 50 munizioni a disposizione, è possibile utilizzare i tasti direzionali per muoversi nello scenario e la barra spaziatrice per fare fuoco nel tentativo di sterminare tre mostri qualsiasi prima di finire malauguratamente al tappeto.

Pur trattandosi di un esperimento degno di nota e indubbiamente divertente, non c'è da temere: il Captcha di Doom non diventerà un vero e proprio test per proteggersi dai bot, ma è l'ennesima dimostrazione di come le richieste hardware a dir poco esigue dello sparatutto realizzato da id Software permettano a uno dei videogiochi più popolari di sempre di funzionare praticamente ovunque.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri