L'iconica console tascabile Nintendo, "vittima" di un bombardamento durante il conflitto del 1990, continua a far girare Tetris sul suo display seppur gravemente danneggiata
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"Non li fanno più come una volta", recita un vecchio detto. Il modo di dire, sebbene si possa applicare alle condizioni di diversi dispositivi elettronici che trascorsi pochi anni iniziano a fare i capricci, sembra non si possa applicare alla storica console tascabile di Nintendo Game Boy, di cui un'unità risulta sopravvissuta a un bombardamento durante la Guerra del Golfo. La console non ha soltanto superato "la prova del fuoco", ma ha permesso al suo proprietario di avviare Tetris, nonostante i danni irreparabili ai tasti e alla scocca esterna.
Durante il conflitto, svoltosi tra il 1990 e il 1991 in Medio Oriente, pare che il Game Boy fosse stato conservato all'interno di una caserma dal medico dell'esercito americano Stephan Scoggins. Sfortunatamente, quando una bomba ha colpito l'avamposto, la console di Scoggins è andata distrutta insieme ad altri oggetti nell'incendio provocato dalla violenta detonazione.
Il medico ha pensato così di scrivere a Nintendo per cercare di riparare il suo amato Game Boy o chiedere di sostituirlo: "Fortunatamente, questo Game Boy e vari altri oggetti personali sono state le uniche vittime accertate di un incendio", recita il suo messaggio. Quando la console è giunta nelle mani dei tecnici della casa giapponese, questi hanno ritenuto che non fosse possibile effettuare alcuna riparazione, visto che il dispositivo risultava completamente distrutto dall'esterno, inclusi pad, scheda madre e i tasti A e B.
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In un tentativo disperato, hanno però pensato di effettuare un test per pura curiosità, inserendo al suo interno una cartuccia di Tetris. Tra lo stupore dei presenti, il Game Boy si è avviato perfettamente, sebbene gravemente bruciato e deformato a causa del calore intenso. Nintendo ha così inviato a Scoggins un Game Boy sostitutivo su cui giocare, mentre il "Gulf War Game Boy" è custodito tuttora con orgoglio in un espositore di vetro al secondo piano del Rockefeller Center nella sede di Nintendo New York, con tanto di targa commemorativa che recita: "Questo Game Boy è stato danneggiato dai bombardamenti alle caserme durante la Guerra del Golfo del 1990-1991. Funziona ancora! "