La donna, che aveva dapprima osteggiato la passione di suo figlio per i videogiochi, ha dovuto ricredersi una volta intrapresa la carriera negli eSports
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I videogiochi aiutano a distrarsi e distendere i nervi, specie nei momenti di stress o dopo lunghe giornate di lavoro. Quando si tratta di bambini la questione può diventare più spinosa, specie se si rischia di allontanarli dai libri di scuola. Una donna statunitense è arrivata a gettare dal secondo piano la console del figlio, rendendosi conto in seguito che il suo non era solo un modo per ingannare il tempo.
I figli di Sherry Williams, Taylor e Tyler, hanno iniziato a giocare ai videogiochi quando avevano rispettivamente 5 e 6 anni. Come la maggior parte dei bambini che amano i videogiochi, hanno iniziato a giocare più del previsto e a cercare delle giustificazioni per non fare i compiti.
La madre, un'insegnante di scuola elementare, ha quindi stabilito una nuova regola: i ragazzi potevano giocare solo nel weekend, dal venerdì alla domenica, una strategia che sembrava aver funzionato fino all'arrivo della pandemia. "Durante il periodo del Covid-19 siamo rimasti a casa insieme, quando ho ricevuto dall'istituto scolastico di Taylor l'avviso che mio figlio aveva saltato dei compiti", ha raccontato Williams. "Non riuscivo a capire come avesse fatto a saltare le lezioni proprio sotto il mio naso. Finché non ho scoperto che, quando avrebbe dovuto dedicarsi ai compiti, preferiva piuttosto giocare ai videogiochi".
La donna ha deciso così di proibire l'uso della console Xbox a suo figlio, arrivando persino a nasconderla ma senza ottenere grossi risultati. "Un giorno, ero talmente frustrata da scagliare la console dal soppalco della mia camera da letto, facendola precipitare dal secondo piano. La console ne è uscita illesa, così ho chiesto al mio compagno di metterla nel suo bagagliaio, dove Taylor non avrebbe potuto prenderla", ha spiegato.
Due anni dopo, quando il ragazzo era ormai al terzo anno di liceo e aveva cambiato scuola (soprattutto per praticare sport come atletica, football e basket, con la speranza di poter fare carriera e ottenere una borsa di studio per il college), è arrivato il cambiamento. "Un giorno, Taylor è tornato a casa e mi ha detto che la sua nuova scuola aveva un programma di eSports. Non ne avevo mai sentito parlare, così durante un open day Taylor mi ha presentato l'allenatore", ha raccontato la donna. "È stato lui a spiegarmi che le università stavano iniziando a offrire borse di studio per gli sport elettronici. Per questo motivo, secondo il suo parere, i videogiochi potevano offrire agli studenti le stesse opportunità degli sport tradizionali".
Per capire se la passione del figlio fosse davvero così profonda, la donna ha cominciato a usare nuovamente la regola precedente, offrendo al figlio la possibilità di usare i videogiochi per tre giorni a settimana nel tentativo di far leva su di lui: avrebbe potuto dunque allenarsi con i videogame a patto di dare priorità ai compiti scolastici e di comportarsi in modo rispettoso. Taylor ha iniziato a vincere premi individuali e per la sua scuola, così la madre ha colto l’occasione per saperne di più sul settore degli eSports. "Approfondendo questo mondo, ho scoperto che i videogiochi possono modificare le funzioni cognitive in senso positivo. Possono aumentare la capacità di risoluzione dei problemi e alleviare lo stress. Alcune persone usano i videogiochi anche per gestire il dolore", ha affermato.
La prima vittoria del ragazzo gli ha permesso di ottenere circa 20mila dollari in attrezzature per la sua scuola. Una cifra talmente elevata che la squadra ha deciso di condividere il premio con altre due scuole superiori locali. Nel 2023, Taylor è diventato campione nazionale e ha vinto un premio in denaro che ha potuto utilizzare per pagare i libri e altre spese universitarie.
"Adesso sono più che mai convinta che i videogiochi possano offrire ai ragazzi un'opportunità di successo", ha detto con un po' di orgoglio la donna. "Taylor sarà all'ultimo anno il prossimo autunno e sta valutando di scriversi a un'università che offre programmi di eSports. Per ragazzi come Taylor, si tratta di un vero e proprio percorso di crescita, nonché una possibilità di fare qualcosa che li appassiona per creare un percorso di successo".