PRATICHE MANIPOLATIVE

Videogiochi e "loot box": antitrust contro Genshin Impact, multa da 20 milioni di dollari

L'ente americano FTC condanna l'azienda Cognosphere, che dovrà introdurre nuove misure per regolare le microtransazioni nei videogiochi e tutelare i minori

21 Gen 2025 - 10:09
 © Ufficio stampa

© Ufficio stampa

Si è concluso con una multa piuttosto salata il caso che ha visto Cognosphere, produttore del videogame Genshin Impact, rispondere alle accuse dell'antitrust statunitense Federal Trade Commission (FTC): l'azienda è stata condannata a versare 20 milioni di dollari e a introdurre nuove tutele contro le "loot box" dopo aver violato la legge sulla protezione della privacy online dei minori (conosciuta come "COPPA").

Il reclamo presentato dall'ente FTC contro le "pratiche scorrette" applicate dai produttori di Genshin Impact porterà la società a implementare "nuove misure di controllo dell'età e consenso da parte dei genitori", oltre a migliorare le "divulgazioni sulla valuta virtuale all'interno del gioco" per rispondere definitivamente alle accuse dell'antitrust.

Cognosphere, filiale del colosso cinese MiHoYo (conosciuta al di là del territorio asiatico con il nome di HoYoverse), ha concordato il pagamento di 20 milioni di dollari per chiudere le segnalazioni dell'antitrust. Nel suo reclamo presentato lo scorso 17 gennaio, FTC accusava Cognosphere di violare la legge sulla protezione della privacy online dei minori e di ingannare gli utenti sui costi delle transazioni che possono essere effettuate nel gioco in cambio di denaro reale.

Stando all'analisi di FTC, Cognosphere ha indirizzato la campagna pubblicitaria di Genshin Impact specificamente ai bambini sotto i 13 anni, raccogliendo dati personali senza il consenso dei genitori e violando di fatto la legge COPPA. Le pratiche scorrette riportate dall'antitrust degli Stati Uniti riguardano anche la scelta di "ingannare i giocatori sulle probabilità di vincita" nei contenuti a pagamento, le famigerate casse premio conosciute come "loot box", rendendo eccessivamente complesso il processo di acquisto della valuta virtuale. Il tutto, stando alle accuse di FTC, per indurre in errore i giocatori sulla "quantità di denaro necessaria per ottenere determinati premi".

"Genshin Impact ha ingannato bambini, adolescenti e altri giocatori a spendere centinaia di dollari per premi che avevano scarse possibilità di vincere", accusa Samuel Levine, responsabile del Bureau of Consumer Protection dell'ente FTC. "Le aziende che adottano queste tecniche manipolative saranno considerate responsabili se ingannano i giocatori, in particolare i più giovani e gli adolescenti, sui veri costi delle transazioni nei giochi."

L'ordine proposto da FTC impone a Cognosphere di adottare numerose modifiche, inclusa la proibizione di vendere le casse premio ai minori di 16 anni senza consenso genitoriale e la correzione delle informazioni errate sulle probabilità e i costi dei suddetti oggetti. Cognosphere, dal canto suo, ha dichiarato che pur ritenendo molte delle accuse avanzate da FTC "infondate," accetta l'accordo per dimostrare la propria fiducia nei confronti della comunità di Genshin Impact e "condivide l'impegno per la trasparenza verso i suoi giocatori."

"Introdurremo nuove misure di controllo dell'età e consenso genitoriale per minori e miglioreremo le nostre divulgazioni all'interno del gioco sulla valuta virtuale e i premi per i giocatori negli Stati Uniti nei prossimi mesi," ha affermato Cognosphere.

Non si tratta dell'unico caso di intervento degli enti governativi per arginare il fenomeno delle microtransazioni e loot box: già in passato, infatti, erano state diverse le nazioni a cercare di regolamentare questa pratica, con la Spagna che ha presentato una proposta di legge e il Belgio che ha scatenato una vera e propria rivolta per bandirle dai videogiochi pubblicati nel suo territorio.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri