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Irlanda: i giocatori spendono circa 180 euro all'anno per i videogiochi online

Lo studio svela inoltre che i giocatori irlandesi più giovani spendono quasi il doppio della media rilevata

01 Ago 2024 - 10:31
 © Ufficio stampa

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La passione per i videogiochi non ha confini. Ogni giorno, migliaia di utenti si riuniscono da ogni luogo del mondo per avviare sessioni online sui propri titoli preferiti. Ciò non è esente da spese, non solo per il tempo dedicato a questa passione ma anche in termini di esborso economico. Nella Repubblica d'Irlanda, una nuova ricerca ha svelato che i giocatori spendono in media 180 euro all'anno per i giochi online.

La cifra calcolata da Pure Telecom, operatore irlandese che si occupa di connessione a banda larga, comprende i soldi investiti per l'acquisto di nuovi videogiochi, componenti aggiuntivi, oggetti di gioco e console.

I dati hanno rivelato che il valore della spesa aumenta per i giovani tra i 18 e i 24 anni, che investono in media 291,50 euro ogni anno. Tra questi, sono i giocatori di sesso maschile a spendere di più, con un importo medio di 260 euro, rispetto ai 132,50 euro delle giocatrici. La ricerca ha inoltre mostrato che i giocatori trascorrono quotidianamente una media 2 ore e 20 minuti alle prese con i videogiochi online, rispetto a 1 ora e 26 minuti della loro controparte femminile. In totale, la media oraria dell'intera community di giocatori online è di 1 ora e 47 minuti, in aumento rispetto al risultato di 1 ora e 10 minuti ottenuto nell'indagine del 2022.

Secondo questo sondaggio, il 50% degli adulti irlandesi si identifica come giocatore online, ossia come utente che gioca ai videogiochi che richiedono una connessione Internet. La percentuale sale al 75% per i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni. Il 35% degli intervistati ritiene che il gioco online sia utile per la salute mentale, in quanto fornisce uno sfogo per alleviare lo stress, mentre il 21% ne apprezza l'aspetto sociale e il 19% ritiene che migliori le proprie capacità di risoluzione dei problemi. Nonostante i dati in rapida crescita e le adesioni sempre più assidue alle community, solo il 16% degli utenti considera il gioco come il proprio passatempo principale.

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