Unilever e Dove lanciano un progetto per aiutare gli sviluppatori di videogiochi a rappresentare i capelli in modo più autentico
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Con l’avanzare dei progressi tecnologici, i videogiochi stanno diventando ormai realistici al punto da essere spesso indistinguibili da veri e propri film, e così anche i loro personaggi risultano il più delle volte identici alle star che prestano volto e movenze attraverso i processi di motion capture e performance capture. Tuttavia, c’è ancora molta strada da fare per una corretta rappresentazione dei personaggi di tutte le nazionalità.
In tal senso, fa riflettere lo studio condotto sulle popolazioni di colore e commissionato dall'azienda cosmetica Dove, la quale ha presentato quella che definisce la "prima guida in assoluto" per la creazione di texture più inclusive e accurate delle acconciature nei videogiochi.
La guida didattica, nota con il nome di "Code My Crown", è stata creata da una comunità di artisti in collaborazione con la Open Source Afro Hair Library, un progetto che include un database gratuito di texture di capelli digitali, nel tentativo di fornire a programmatori e artisti di giochi una rappresentazione più diversificata e accurata delle capigliature nei videogiochi.
Proprio dalla ricerca condotta dal marchio di proprietà di Unilever, infatti, è emerso che l'85% dei giocatori afroamericani consideri le texture dei videogiochi incapace di rappresentare capelli e acconciature in modo accurato. Le opzioni esistenti per i capelli nello stile afroamericano sono state criticate in quanto "limitate" e "altamente stereotipate". Tuttavia, il 74% degli sviluppatori di videogame dichiara di voler rappresentare meglio tale caratteristica nei propri videogiochi.
La guida Code My Crown comprende quindici tipologie di capelli che, se implementate accuratamente, permetteranno agli utenti di creare "centinaia" di acconciature virtuali differenti e soprattutto accurate. Ciascuna di esse è corredata da istruzioni, mappatura fotografica a 360 gradi e approfondimenti culturali sull'acconciatura che gli sviluppatori potranno utilizzare per proporre un lavoro più inclusivo.
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"Noi di Dove crediamo che ogni persona debba vedere la propria bellezza rappresentata nel mondo che la circonda, e ciò non cambia per il mondo virtuale", ha dichiarato Leandro Barreto, vicepresidente senior di Dove. "L'importanza di una rappresentazione accurata e rispettosa dei capelli texturizzati nei videogiochi non deve essere sottovalutata e siamo orgogliosi di svolgere un piccolo ruolo nell'azione di definizione di nuovi standard per la diversità e la rappresentazione nei videogiochi".
Naturalmente, non mancano i casi di software house che hanno cercato di offrire una rappresentazione ideale dei propri personaggi a prescindere dal colore della pelle: tra i casi più recenti si citano Horizon Forbidden West e Marvel's Spider-Man 2, particolarmente apprezzati dalla comunità afroamericana (e non solo) per l'ottimo lavoro fatto nella riproduzione di capelli e acconciature per i propri personaggi.