TIFARE PER IL GIOCO

Gb: i videogiochi possono accrescere l'interesse per lo sport nei giovani, secondo uno studio

Una ricerca britannica mostra come i videogiochi, identificati come causa di sedentarietà nei ragazzi, aiuterebbero invece ad appassionarsi al mondo sportivo

21 Feb 2025 - 18:44
 © Ufficio stampa

© Ufficio stampa

La pandemia da Covid-19 ha segnato una linea di demarcazione tra le abitudini quotidiane, ma dopo cinque anni non si placano i dibattiti sugli effetti causati dalla clausura forzata ai più giovani, soprattutto parlando di videogiochi e della presunta sedentarietà che ne deriva: a smentire tali accuse arriva uno studio britannico, che sostiene come i videogame possano incentivare i giovani a fare attività sportiva.

La ricerca proveniente dal Regno Unito rappresenta solo una delle tante iniziative che sostengono come i videogiochi siano effettivamente in grado di aiutare i ragazzi ad accrescere il proprio interesse per lo sport.

Lo studio britannico "Pixels to Pitches", condotto a fine gennaio su 2mila giocatori britannici, rivela che oltre un terzo degli utenti ha sviluppato un interesse più elevato nei confronti dello sport grazie ai videogiochi, tendenza che risulta più marcata tra i più giovani, raggiungendo il 55% nella fascia di età compresa tra i 18 e i 34 anni. A dispetto di quanto si possa pensare, i videogiochi non "intorpidiscono" necessariamente la mente, arrivando al contrario a motivare quelle stesse persone a guardare le partite sportive, a comprendere meglio le strategie utilizzate e ad aumentare i legami con le squadre e i giocatori.

Del 37% degli intervistati che hanno dichiarato di essere più interessati a guardare lo sport in TV dopo aver giocato ai videogiochi, il 12% ha riferito un forte aumento nell'interesse a queste attività. Sebbene la maggior parte non abbia riportato cambiamenti sostanziali, è interessante notare come solo una minima parte abbia dichiarato di aver smesso di guardare partire sportive in seguito all'uso dei videogiochi.

Questi primi risultati suggeriscono dunque come i videogiochi abbiano un impatto più positivo che negativo. Oltre a favorire l'interesse personale per lo sport, il gioco contribuisce anche a rafforzare i legami interpersonali: secondo i risultati dell'indagine, il 45% degli intervistati ha sentito una connessione più forte con la propria squadra e i propri giocatori preferiti. Anche in questo caso, la maggioranza (53%) non ha cambiato atteggiamento, ma solo il 2% ha ammesso di sentirsi meno coinvolto.

Anche il divario generazionale si sta allargando su diversi punti: mentre il 55% degli under-45 sente questo legame positivo, solo il 31% delle generazioni più anziane condivide questa opinione. La generazione X è più propensa a guardare football americano e cricket (14%) anziché il basket (11%), mentre è stato registrato l'opposto per la fascia di età compresa tra i 18 e i 44 anni, con il 30% a favore il basket e il 22% del football americano.

Più in generale, il calcio è lo sport più seguito dai giocatori britannici (61%), seguito dal basket (21%), dal football americano (18%), dal cricket (15%) e dal rugby (12%). Oltre a guardare lo sport in TV, il 56% dei giocatori ha dichiarato di aver migliorato la propria conoscenza della strategia e il 17% la propria comprensione generale della disciplina proprio grazie ai videogiochi, mentre solo il 28% non ha riportato alcun cambiamento.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri