Il governo francese ha ordinato di non utilizzare più parole del gergo videoludico anglosassone, obbligando a rimpiazzarle con le loro equivalenti nazionali
di Francesca Guido© IGN
Che si tratti di termini a uso commerciale o del linguaggio in voga tra i giovani, l'inglese resta la lingua di riferimento a livello internazionale: in ogni settore, specialmente in quello dell'intrattenimento e dei videogiochi, è proprio la lingua anglosassone a farla da padrona, anche nel caso di prodotti realizzati in altri paesi del mondo. Non tutte le nazioni, tuttavia, sono inclini a prendere in prestito termini di altre lingue per identificare delle particolari azioni, specialmente quelle più "patriottiche" come la Francia, che nelle scorse ore ha bandito i termini videoludici inglesi per rimpiazzarli con quelli di casa propria.
A riportare la notizia è stata l'Agence France-Presse, svelando che il Journal officiel de la République française, ossia la gazzetta governativa del paese che pubblica i principali provvedimenti legislativi, ha rivisto le regole sull'uso del gergo tecnologico inglese.
La decisione sarebbe stata presa nel tentativo di preservare la purezza della lingua francese e di garantire che i giocatori del territorio transalpino non utilizzino termini anglicizzati per attività e concetti che possono essere spiegati nella lingua nazionale. Secondo il Ministero della Cultura, i termini inglesi potrebbero costituire una "barriera alla comprensione" per le persone che non giocano regolarmente, al contrario di quelli francesi che consentono alla popolazione di comunicare più facilmente.
Tra i vari termini messi al bando e sostituiti con equivalenti locali spicca la sostituzione del termine "pro gamer" con "joueur professionnel" ("giocatore professionista", nella nostra lingua), di "streamer" con "joueur-animateur en direct" ("giocatore-intrattenitore in diretta") e di "cloud gaming" con "jeu video en nuage" (letteralmente "videogioco nella nuvola"). Anche il termine "eSports" è stato sostituito dalla sua controparte francese "jeu video de competition", che si traduce semplicemente in "competizione di videogiochi".
Il fatto che queste nuove modifiche relative ai videogiochi siano state pubblicate sulla gazzetta ufficiale del governo significa che sono vincolanti per i dipendenti pubblici francesi: ciò vuol dire che, sebbene non sia illegale per i cittadini francesi utilizzare i termini anglicizzati, i dipendenti pubblici non potranno più utilizzarli in veste ufficiale.