Una ricerca ha svelato che il gioco aiuta a migliorare il riposo giornaliero dei lavoratori e aumentare il benessere psicologico
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Il mondo videoludico costituisce un ottimo alleato per alleviare il carico della vita quotidiana. Recentemente, numerose ricerche hanno evidenziato i vantaggi offerti dei videogame, specie se il loro utilizzo avviene nei momenti di pausa dalla routine professionale: stando ai risultati di un nuovo studio europeo, i videogiochi potrebbero aiutare infatti a reintegrare le energie e a recuperare lo stress da lavoro.
I risultati suggeriscono che i videogiochi, soprattutto se associati alla passione per la propria professione, possono portare a sensazioni di recupero e vigore la mattina seguente, sfidando le percezioni negative da sempre attribuite all’attività videoludica.
Studi precedenti ne hanno evidenziato spesso le conseguenze negative, ma un numero crescente di prove suggerisce che dedicarsi ai videogame possa effettivamente migliorare l'umore e aiutare a superare lo stress lavorativo. Nell’ambito di questo studio, i ricercatori dell'Università Medipol di Istanbul e dell'Università Eramus di Rotterdam hanno voluto esplorare i potenziali esiti positivi dei videogiochi per i dipendenti.
Per reclutare i partecipanti, hanno distribuito volantini nei negozi di videogiochi di Paesi Bassi, Germania e Grecia, utilizzando i social network e facendo pubblicità su piattaforme legate al gioco. I soggetti ideali del campione di riferimento dovevano risultare impiegati e giocatori abituali di videogiochi per console: sono stati 65 gli intervistati, in maggioranza maschi (83%), con un'età media di 25,46 anni, dei quali la maggior parte (73%) lavorava a tempo pieno, con una media di 37,15 ore settimanali, e vantava più di un anno di esperienza lavorativa.
Per raccogliere i dati, i ricercatori hanno utilizzato il metodo del diario giornaliero, efficace per cogliere le variazioni quotidiane nelle esperienze e nei comportamenti degli individui, chiedendo inoltre ai partecipanti di completare i sondaggi due volte al giorno per almeno cinque giorni lavorativi. Nelle indagini serali, gli stessi hanno riferito su diversi aspetti chiave delle loro attività post-lavorative, tra cui il numero di ore di gioco dopo il lavoro. I sondaggi del mattino, inviati all'inizio di ogni giornata, avevano lo scopo di valutare l'impatto notturno delle attività della sera precedente, includendo indicatori del tasso di recupero dei partecipanti al risveglio e i loro livelli di vigore, che riflettevano la vigilanza fisica e cognitiva.
Tramite tali dati, i ricercatori hanno scoperto che i videogiochi hanno avuto un impatto positivo significativo sul distacco psicologico dal lavoro: i partecipanti hanno riferito che nelle serate in cui si dedicavano al gioco, riuscivano a dimenticare meglio le preoccupazioni legate al lavoro e a distaccarsene mentalmente. I videogiochi hanno promosso le cosiddette esperienze di padronanza: i partecipanti sentivano che attraverso il gioco stavano imparando cose nuove, affrontando sfide diverse dalle loro mansioni lavorative. Ciò suggerisce che il tempo trascorso a giocare non è solo un modo di "ingannare il tempo", ma migliora attivamente il processo di recupero, intensificando tali esperienze di distacco e padronanza.
È interessante sottolineare che il tipo di passione dei partecipanti per i videogiochi ha avuto un ruolo cruciale nel modulare questi effetti. Coloro che hanno mostrato una passione equilibrata e non di tipo ossessivo per il gioco, in cui l'attività è praticata liberamente e piacevolmente senza costrizioni, hanno infatti riportato maggiori benefici in termini di recupero. Questa forma di passione favorisce un impegno più sano, producendo risultati di recupero più efficaci. Al contrario, la passione ossessiva, caratterizzata da un impulso compulsivo e incontrollabile nel dedicarsi al gioco, non ha migliorato significativamente le esperienze di recupero e, per certi aspetti, potrebbe aver sminuito i potenziali benefici, portando a comportamenti di gioco eccessivi che potrebbero interferire con il sonno o altre responsabilità quotidiane in futuro.
"In questo studio abbiamo visto che l'uso dei videogiochi durante le ore libere dal lavoro possono essere utili ai lavoratori, il che è in contrasto con gli stereotipi preconcetti", hanno dichiarato gli autori dello studio. "Il gioco fornisce un sollievo dallo stress legato al lavoro. In particolare, attraverso il recupero attivo e lo sviluppo di nuove risorse cognitive e sociali per combattere lo stress, i videogiochi possono essere un'attività utile per recuperare dalle consuetudini lavorative".
Lo studio presenta però alcune limitazioni che meritano di essere prese in considerazione, prima fra tutte la dipendenza dai dati dichiarati autonomamente, che possono introdurre alcuni pregiudizi come l'imprecisione dei ricordi personali o gli effetti di desiderabilità sociale. Inoltre, l'uso del metodo del diario giornaliero, sebbene vantaggioso per catturare le esperienze quotidiane, limita la capacità di stabilire relazioni causali.
Le ricerche future dovranno quindi impegnarsi nell'affrontare tali ostacoli, incorporando misure oggettive dell'attività di gioco per migliorare l'accuratezza dei dati sul comportamento applicato. Anche lo studio delle caratteristiche specifiche dei videogiochi che contribuiscono maggiormente al recupero, come il genere di gioco, la complessità e le componenti di interazione sociale, potrebbe migliorare la comprensione dei meccanismi intrinseci a questo universo sempre più in espansione.