NON SOLO PER I VIDEOGIOCHI

Videogiochi: Ue contro i "controller da guerra", nuova proposta per bloccare le vendite in Russia

Kaja Kallas, rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari esteri, sostiene che i controller dei videogiochi siano utilizzati dalla Russia per pilotare i droni

29 Gen 2025 - 11:16
 © Ufficio stampa

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L'Unione Europea vuole bloccare la vendita dei controller delle console e altri dispositivi prodotti specificatamente per i videogiochi nel tentativo di arginare le manovre belliche della Russia. È quanto afferma Kaja Kallas, l'Alto rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, che ha confidato come queste periferiche siano apparentemente "proprio quelle utilizzate per far volare i droni".

Come indicato da Financial Times, Kallas ha affermato che l'Ue sta valutando di bloccare la vendita di console, controller e altri dispositivi utilizzati nei videogiochi nel territorio russo per evitare che questo genere di tecnologie vengano utilizzate come strumenti bellici.

"Stiamo davvero esaminando tutti i tipi di strumenti che aiutano la Russia a portare avanti questa guerra, per inserirli nella lista delle sanzioni", ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue, che conferma come l'unione politica ed economica del vecchio continente si stia preparando a introdurre un divieto generale di vendita delle console per videogiochi in Russia. Già nel 2022, le vendite di console e accessori in Russia erano state interrotte da Microsoft, Sony e Nintendo, le principali produttrici di console del mercato dei videogiochi, ma il nuovo divieto dell'Ue punterebbe a bloccare del tutto l'importazione di tali dispositivi.

La manovra tentata dall'Unione Europea, tre anni dopo la scelta dei tre colossi dei videogiochi, sarebbe infatti votata a vietare la vendita di dispositivi da gaming e qualsiasi periferica utilizzata nei videogiochi da parte dei commercianti che spediscono questo materiale in Russia, inclusi i rivenditori di dispositivi da gaming usati. Il nuovo divieto coprirebbe appunto anche periferiche e accessori, non solo le console: "Un eventuale bando comprenderebbe console e controller, joystick per simulatori di volo e altre unità di input in grado di far funzionare droni", riporta il Financial Times.

Una manovra del genere, tuttavia, non sarebbe sufficiente ad arginare completamente questo fenomeno secondo Olena Bulousova, esperta della Kyiv School of Economics specializzata in applicazioni militari, che afferma come il provvedimento dell'Ue "non avrebbe un impatto significativo dal momento che la maggior parte degli operatori [di droni] si affida a controller cinesi acquistabili sui negozi online in Russia".

Lo stesso governo russo, peraltro, sta cercando di creare la sua console per ottenere l'indipendenza dal punto di vista tecnologico, e non è da escludere che anche in caso di blocco da parte dell'Ue l'esercito possa sfruttare i controller della futura console russa per pilotare i suoi droni. Il divieto, a ogni modo, non è stato ancora ufficializzato: la proposta di Kallas dovrà essere infatti approvata da parte di tutti gli Stati membri dell'Ue prima di diventare effettiva.

Non è la prima volta che controller e joystick concepiti per l'uso con i videogiochi vengono utilizzati in contesti differenti. L'esercito ucraino sfrutta infatti il PC da gaming portatile Steam Deck per controllare le sue torrette, mentre negli Stati Uniti controller simili a dei gamepad per i videogame sono sfruttati dall'esercito per manovrare sistemi missilistici avanzati.

Anche il sottomarino Titan, protagonista del tragico incidente del 2023, sfruttava un controller Logitech per essere pilotato, mentre sono sempre di più le applicazioni in ambito militare di periferiche e accessori per simulatori di volo e altri generi di videogiochi.

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