Microsoft annuncia una serie di aggiustamenti ai prezzi dei suoi prodotti per il mercato globale: la console e il servizio in abbonamento saranno più costosi anche in Italia
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La notizia era nell'aria ormai da qualche mese: dopo aver cercato di mantenere la sua offerta stabile più a lungo possibile, Microsoft ha annunciato ufficialmente che Xbox Series X e Xbox Game Pass subiranno degli aumenti, con buona parte dei mercati principali che si allineeranno al nuovo listino dal 1 agosto proponendo prezzi più elevati tanto per la console ammiraglia quanto per la piattaforma in abbonamento.
La notizia è stata confermata da Microsoft sulle pagine di The Verge, che ha fornito un rapporto dettagliato del nuovo listino proposto dalla casa di Redmond a partire da agosto.
L'aumento di prezzi non colpirà tutti i mercati: Brasile, Cile, Colombia, Giappone e Stati Uniti manterranno i prezzi attuali, mentre le altre nazioni dovranno adeguarsi nel giro di poche settimane. In Italia, Xbox Series X passerà da 499 a 549 euro, raggiungendo così lo stesso prezzo di PlayStation 5 in seguito all'aumento di qualche mese fa imposto da Sony per la sua console ammiraglia.
Per quanto riguarda i servizi, Xbox Game Pass passerà da 9,99 a 10,99 euro al mese nella versione console, mentre il piano più costoso Ultimate passerà da 12,99 a 14,99 euro al mese e la versione PC Game Pass avrà un costo di 9,99 euro al mese. Ancora una volta, non tutti i mercati subiranno questi adeguamenti: Arabia Saudita, Cile, Danimarca, Norvegia, Stati Uniti e Svizzera continueranno a proporre i listini attuali per un periodo indefinito, mentre nelle nazioni colpite dai rincari i listini saranno effettivi dal 13 agosto (o perlomeno gli utenti già abbonati: i nuovi utenti che si iscriveranno a partire dal 6 luglio dovranno già adeguarsi ai nuovi prezzi).
Non è la prima azienda ad aumentare il prezzo dei suoi prodotti, soprattutto in ambito di piattaforme che offrono servizi di intrattenimento: la casa di Redmond ha giustificato la sua decisione ribadendo come i prezzi di Xbox Game Pass siano rimasti sostanzialmente invariati dal lancio della piattaforma avvenuto nel 2017, e conferma che questa scelta non è legata in alcun modo alla potenziale acquisizione di Activision Blizzard attualmente in "stallo" a causa degli interventi da parte degli enti antitrust di alcuni mercati.