FC 25, la nuova era del gioco sportivo di EA Sports

Nel mondo dei videogiochi c’è una regola d’oro: non cambiare ciò che funziona. EA lo sa bene e ogni anno si trova di fronte al solito dilemma: come migliorare un titolo sportivo che esce ogni 365 giorni e che incassa centinaia di milioni di euro? A volte si è scelto un approccio più innovativo, altre uno più conservativo: nel caso di FC 25 lo studio ha optato per la continuità, ma con qualche novità di rilievo.

Per il secondo capitolo del franchise EA Sports FC (il 32esimo episodio della serie calcistica più longeva di sempre, se si considera anche il vecchio FIFA), il colosso ha puntato ancor di più sull'IA per migliorare non solo le giocate in campo, ma anche per dare più sostanza alle principali modalità del gioco sportivo.

Le innovazioni sono meno frivole rispetto all’anno scorso e hanno portato una bella iniezione di fosforo con il decantato FC IQ, un nuovo modello di intelligenza artificiale alimentato da dati reali che promette movimenti realistici sul campo e un livello di tatticismo mai sperimentato in precedenza.

Una delle novità più strombazzata della stagione 2024-25 è Rush, una modalità "spensierata" dedicata a chi predilige l'aspetto puramente ludico del calcio e che va a sostituire Volta, un clone mal riuscito del vecchio FIFA Street. Un 5 contro 5 che sembra ispirarsi alla Kings League lanciata da Gerard Piqué (con delle regole in costante evoluzione pensate per assicurare spettacolo e mantenere sempre aperte le partite) anziché al calcio 5: si gioca su un campo ridotto con il fuorigioco limitato a determinate zone e un fantomatico cartellino blu per sbattere fuori per 1 minuto il giocatore autore del fallo.

Rush risulta così molto più divertente rispetto alla depennata modalità Volta e molto più integrata nell'ecosistema sportivo di EA Sports FC 25 in termini di premi (nella Carriera e in Ultimate Team, per esempio) e componente social (si può giocare da soli o con gli amici). Grandi novità anche per la modalità Carriera, una delle più apprezzate della serie, che offre una personalizzazione più completa oltre a un calciomercato frizzantino con l'aggiunta dell'esperto giornalista sportivo Fabrizio Romano, noto per gli scoop di mercato. Quest'anno Ultimate Team si è preso una bella vacanza: gli aggiornamenti proposti sono marginali (c'è la retrocessione nelle Division Rivals) così come i ritocchi nel sistema di progressione.

Le prestazioni dei portieri hanno fatto dei significativi passi in avanti: se lo scorso anno alternavano parate sensazionali a errori grossolani, quest'anno la situazione è decisamente migliorata (soprattutto negli uno contro uno) e sono molto più "credibili" nello sbagliare un'uscita su un corner o nel deviare con la punta delle dita un bolide diretto nel sette. Soprattutto, sono in grado di infondere un po' di sicurezza a un reparto difensivo che continua a evidenziare grosse lacune: nessuno si aspettava delle marcature in stile Gentile al Mundial '82 ma nemmeno delle allegre praterie per le scorribande felici dei vari Vinicius Jr, Salah o Yamal.

La tendenza a non marcare e a disinteressarsi dei movimenti degli attaccanti avversari è ancor più acuita dalla fastidiosa propensione ad arretrare dei vari Bastoni, Van Dijk, Rudiger e soci. Anziché aggredire il portatore della palla, la linea difensiva tende a rinculare aprendo degli spazi che rendono più facile la costruzione del gioco ai centrocampisti avversari. Non è solo colpa della difesa però: che si tratti di registi, incursori o mediani puri, a non convincere è l'atteggiamento dei vari Fofana, Barella, Szoboszlai senza palla.

Da diverse edizioni, a FIFA/EA Sports FC sembra mancare il cosiddetto filtro a centrocampo: è palese che Electronic Arts abbia puntato su una simulazione calcistica in grado di offrire gol in quantità industriale e punteggi tennistici invece che i tanto celebrati "0-0" che vanno di moda nella nostra Serie A. Aumentano in modo preoccupante gli errori non forzati nei passaggi mentre il livello difficoltà Leggendario sembra essere stato rivisto verso il basso per garantire i soliti punteggi tennistici.

Se l’aggiunta di una modalità "simulazione" (una serie di settaggi che rallentano un po’ il ritmo di gioco) non ha cambiato più di tanto la musica in campo, l'altra grande novità della stagione, FC IQ, non riesce a convincere. L’idea originale di EA era quella di rendere più credibile il comportamento dei calciatori con o senza palla grazie a una serie di parametri à la Football Manager. Il risultato ottenuto lascia a desiderare: i compagni di squadra si muovono come soldatini, occupando le varie zone di competenza ed eseguendo alla perfezione i compiti assegnati, ma non sanno comportarsi in situazioni inaspettate.

FC IQ non sembra infondere nei ventidue in campo quell’intelligenza tattica necessaria per leggere le varie situazioni che si presentano nel corso di una partita: l'IA fatica a sfruttare i punti deboli degli avversari e a reagire con una certa tempestività. È importante ricordare che siamo al primo tentativo ed è molto probabile che, continuando a fagocitare dati tramite l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico, FC IQ migliorerà col passare degli anni fino a raggiungere la visione sperata da Electronic Arts.

Da vedere, EA Sports FC 25 è puro spettacolo. Il team di sviluppo sembra aver finalmente trovato la quadra, sfruttando al meglio la potenza delle console di attuale generazione e l’utilizzo del succitato apprendimento automatico e dell'IA con l'ultima incarnazione del suo sistema HyperMotion. Un lavoro certosino che trova la sua massima espressione nella Premier League: la magia e l’atmosfera del campionato più bello e seguito del mondo sono stati perfettamente catturati.

Sugli spalti, il pubblico partecipa con grande entusiasmo e passione allo spettacolo messo in scena dai ventidue in campo; sul manto erboso il livello di realismo raggiunto dai calciatori è qualcosa di strabiliante, secondo solo a quanto visto in NBA 2K25, l’ultimo capitolo della saga cestistica più bella del pianeta. La maggior parte delle stelle sono riprodotte alla perfezione (soprassediamo su alcuni cambi di pettinature/look), mentre le animazioni durante i calci d’angolo sono spettacolari, con i calciatori che si spingono per rubare quel mezzo metro per impattare il pallone. Sul fronte licenze, purtroppo, la Serie A è quella più penalizzata tra i massimi campionati continentali: all’appello mancano Lazio, Atalanta, Milan e Inter, prive di nome, logo e maglie ufficiali.

Nonostante le promesse e le premesse, ci aspettavamo molto di più dal gameplay di EA Sports FC 25. A livello simulativo continua a mancare un certo equilibrio tra attacco e difesa, senza dimenticare il centrocampo che è sostanzialmente assente ingiustificato: così la simulazione resta troppo sbilanciata verso l'attacco. L'aggiunta di Rush è apprezzabile, così come le novità proposte nella Carriera. Lo sbandierato FC IQ ha molto potenziale ma necessita di qualche annata di affinamento. Nel complesso, il pacchetto contenutistico proposto da EA resta di prim'ordine anche quest'anno: se solo si potesse difendere meglio...

Come lo abbiamo giocato

Abbiamo giocato a EA Sports FC 25 su PS5 sperimentando le gioie della nuova modalità Rush e della rinnovata modalità Carriera. Abbiamo testato tutte le modalità presenti (compresi i minigiochi) e non sono mancate le proverbiali partite a Ultimate Team per costruire un "dream team" con le prime carte stagionali. Il gioco è completamente localizzato in italiano (tranne la telecronaca nella modalità Rush, per ora).

Può piacere a chi…
… ama un gioco spumeggiante in stile Premier League
… cerca una simulazione più tattica
… sogna una carriera da giocatore o allenatore

Potrebbe deludere chi…
… si aspetta un ritmo di gioco più ragionato
… gioca principalmente a Ultimate Team (le novità sono pochissime!)
… tifa Atalanta, Lazio, Milan o Inter

EA Sports FC 25 è un gioco consigliato a un pubblico dai tre anni in su.