Una nuova annata di grande calcio: che novità ci aspettano in FIFA 18?
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Il mondo del calcio è composto da diverse anime: lo sport, il business, lo spettacolo. FIFA 18, cerca di raccontarlo a milioni di videogiocatori portando ai nostri occhi un calcio fatto di passione, di stadi pieni e tifosi in festa. Lo fa focalizzandosi sulle gioie più che sui “dolori”: l’adrenalina del campo, il sorriso sugli spalti, il rumore assordante del pubblico e le giocate più spettacolari dei campioni in mezzo al campo. FIFA 18 è un attaccante brasiliano, tutta fantasia, gioia e tanto puro spettacolo.
Come un’infinita giostra, anno dopo anno, assistiamo a un affinamento minuzioso di ogni più singolare aspetto di questa interpretazione di calcio simulato. Quest’anno, sempre mosso dall’ottimo motore FrostBite, ritroviamo un gioco fluido nelle animazioni, solido nel framerate e pulito nei modelli dei giocatori, con un nuovo pubblico più vivo che mai. Per i ventidue sul campo è servita la consueta vagonata di animazioni, nuove movenze, dribbling ed esultanze dei nostri beniamini, sempre aggiornate e fedeli (anche se inespressività dei volti è ancora un tema caldo, tutto da risolvere).
FIFA 18 porta con sé un’immersione ancora più profonda negli stadi di tutto il mondo grazie a un rinnovato parco licenze che propone 700 squadre e oltre 30 campionati: alla già consolidata Premier League si aggiunge anche tutta la massima divisione spagnola e la statunitense Major League Soccer con stadi e grafiche ufficiali. È proprio tra questi campionati che si svilupperà la nuova avventura del Viaggio di Alex Hunter mettendoci ancora una volta (come già in FIFA 17) nel difficile ruolo della giovane promessa impegnata sul campo... tanto quanto nei suoi rapporti sociali dentro e fuori dallo spogliatoio. La storia si lascia seguire molto tranquillamente, con qualche colpo di scena abbastanza telefonato e scelte non troppo incisive. Si può trovare maggiore libertà e immedesimazione intraprendendo la carriera da allenatore: FIFA 18 propone, oltre alla classica gestione della squadra nei 90 minuti, anche un nuovo e divertente approccio alle trattative di mercato uscendo dal clichè di imputare mere cifre e numeri, ma concedendo il piacere di trattare in prima persona con società, agenti e giocatori.
Scesi in campo FIFA 18 fa qualche passo indietro rispetto all’edizione di un anno fa. Questa volta c’è una maggiore propensione al gioco offensivo, che aumenta di sicuro lo spettacolo ma diminuisce l’autenticità. Le conclusioni risultano troppo efficaci, potenti e precise per essere sempre credibili e il nuovo sistema di passaggi e cross premia principalmente il solo gioco veloce e fatto di inserimenti. Giocando contro la CPU l’effetto è sicuramente mitigato, ma basta qualche partita online per trovare giocatori navigati della serie trafiggere gli inermi portieri in qualsivoglia situazione e posizione del campo.
Questo discorso è applicabile a tutte le modalità presenti nel gioco che siano degli amichevoli incontri con i vostri amici (tranne che su Switch dove la modalità è inspiegabilmente assente), match classificati nel tentativo di scalare le 10 divisioni fino a l'agognato scudetto o impegnando il proprio avatar digitale come membro di un Pro Club. In quest’ultima modalità è apprezzabile la nuova gestione del prepartita, la possibilità di creare fino a tre diversi profili e il nuovo sistema di crescita anche se, a lungo andare, è praticamente sbloccabile ogni caratteristica rendendo di fatto nulla la differenziazione e caratterizzazione degli stessi. EA in questi mesi si è affrettata, come di consueto, a bilanciare il gioco con diversi aggiornamenti, ma senza un vero lavoro incentrato sui reparti difensivi non sarà facile avere un risultato soddisfacente prima della prossima edizione.
Tra le grandi conferme troviamo ancora una volta Ultimate Team, la modalità in cui lo scopo è comporre la propria squadra spacchettando pacchetti di carte giocatori, la versione digitale e ludica dei gloriosi album di figurine, in pratica (non perdetevi la nostra rubrica dedicata, Mondo FUT!). Ultimate Team è uno dei marchi più caratteristici della serie e per questo nuovo capitolo il team canadese ha pensato di inserire tra le carte collezionabili alcune delle più importanti icone del calcio con addirittura più versioni relative a momenti diversi della carriera di questi grandi giocatori, oltre a qualche ritocco e aggiunta qua e là nelle modalità di gioco. Anche il commento tecnico è una conferma, il duo Pardo/Nava torna, come per gli ultimi due anni, ad accompagnare le nostre partite commentando come sempre tutte le nostre azioni con qualche nuova frase e variazione.
FIFA 18 non riesce e forse non vuole neppure essere la massima espressione virtuale del calcio in senso più generale, ma riesce a far respirare il clima e le emozioni della partita. Non troveremo tutta la disciplina dei grandi allenatori e di squadre con una loro identità marcata e mancano certe partite imbrigliate da tattiche e difese di ferro, ma di sicuro dà la gioia del goal e il dramma sportivo della sconfitta. Capace di accendere l’entusiasmo come solo i veri campioni sanno fare.
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Alcuni accenni vanno dedicati anche alla versione per Nintendo Switch. Sulla console Nintendo FIFA 18 è un gioco differente, più simile a uno strano ibrido delle ultime versioni viste su PS4, Xbox One e PC, ma senza alcune delle idee e lo stile del gioco che oggi troviamo sulle console rivali. Non è per forza di cose una pessima notizia: il ritmo partita è ottimo e nonostante alcune imprecisioni nel controllo, si lascia giocare proprio bene. C’è poi da considerare l’effetto straniante ed esaltante di avere sempre a disposizione un gioco simile… da giocare con qualche amico attraverso i due Joy-Con (o con un collegamento locale tra due console).
Come lo abbiamo giocato
Abbiamo ricevuto e giocato il titolo in anteprima su Xbox One e successivamente al lancio lo abbiamo approfondito su PlayStation 4 Pro entrambi collegati sia a televisori Full HD che 4K. Abbiamo anche provato il gioco su Nintendo Switch, in modalità portatile e comodamente seduti di fronta a una TV.
Può piacere a chi…
… ama il calcio mondiale a tutto tondo
… si fa prendere dall’atmosfera
… è un fido discepolo del calcio Zemaniano
Potrebbe deludere chi…
… è purista di schemi, tattiche e diagonali
… non ha pazienza nella sconfitta
… sta cercando qualcosa di nuovo
FIFA 18 è un gioco consigliato ai maggiori di 3 anni.