La riedizione del gioco d'azione open-world di Sucker Punch Productions si prepara al debutto su PlayStation 5 con una grafica mozzafiato e una nuova storia sull'isola di Iki
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Poco più di un anno fa, Ghost of Tsushima infiammava l'estate dei possessori di PS4 con un'avventura, quella del samurai divenuto spettro Jin Sakai, ricca di momenti evocativi e spettacolari, impreziositi da una direzione artistica fuori scala e da un gameplay ben congegnato, pur non esente da difetti. Un anno più tardi, l'opera di Sucker Punch Productions si appresta a esordire su PS5 con la Director's Cut.
UNA NUOVA INVASIONE - La storia di Jin Sakai e il suo tentativo di salvare l'isola di Tsushima dall'invasione dell'esercito mongolo entra così nella nuova generazione, con il debutto di una riedizione che porta sull'introvabile console ammiraglia di Sony un pacchetto che non include soltanto l'avventura originale, ma anche una storia inedita nell'isola di Iki, ambientazione aggiuntiva situata a circa 70 km dalle lande di Tsushima. Un'espansione, quella di Iki Island, che nonostante il nome di Director's Cut non era stata effettivamente tagliata dal gioco originale, ma realizzata dal team americano nell'anno trascorso dall'esordio su PS4 al lancio su PlayStation 5.
Ghost of Tsushima: Director's Cut è sostanzialmente un upgrade next-gen del gioco d'azione open-world dagli autori della saga inFamous, che include tutti i contenuti della versione originale (con tanto di modalità Leggende) e impreziosisce il tutto con un nuovo comparto grafico che attinge dalla maggiore potenza di PlayStation 5 per restituire una cornice, se possibile, ancora più accattivante di quella che, in occasione dell'E3 2018, strappò più di un applauso durante la conferenza di Sony a Los Angelees.
Il risultato, che Tgcom24 e Mastergame hanno potuto provare in anteprima rispetto all'uscita ufficiale prevista per il 20 agosto, è come prevedibile un'opera estremamente curata che non stravolge l'esperienza di gioco ma si prodiga nell'inserire qualche piccolo tassello qua e là, confermandosi nuovamente un appuntamento imperdibile per coloro che amano le avventure caratterizzate da una grande libertà d'azione, ma anche un gioco da non perdere per coloro non avessero ancora vissuto le peripezie di Jin e fossero riusciti ad accaparrarsi la piattaforma di nuova generazione lanciata da Sony lo scorso novembre.
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Coloro che hanno già completato Ghost of Tsushima su PS4 potranno importare i salvataggi (in modo non troppo intuitivo) e viaggiare verso la nuova isola di Iki, mentre qualora foste alla prima esperienza con il gioco, il DLC contenente Iki Island non si sbloccherà prima della conclusione del primo atto della sceneggiatura originale, cioè dopo la riconquista del castello di Lord Shimura.
QUESTIONE DI COLLOCAZIONE - Ed è proprio la particolare natura del DLC a far storcere un po' il naso, principalmente per coloro che si apprestano a vivere per la prima volta l'evoluzione di Jin e il suo passaggio da samurai a spettro: l'avventura di Iki è gestita in modo non-convenzionale a livello cronologico, portandoci a sperimentare una sfilza incessante di nuove missioni principali e quest secondarie che impegneranno il protagonista per circa sei o sette ore, a seconda di quanto tempo deciderete di dedicare all'esplorazione.
Il ritmo però non è sempre costante o riuscitissimo, mentre la storia (decisamente interessante e rilevante per la crescita interiore di Jin) finisce per "stonare" con il prosieguo dell'avventura principale qualora decidiate di affrontarla nel mezzo della campagna sull'isola di Tsushima. Le vicissitudini sull'isola di Iki hanno infatti un impatto considerevole sul protagonista, tuttavia se affrontate nel mezzo della storia del gioco lanciato lo scorso anno, si intrecciano in altre missioni in cui l'opinione di Jin sulla condotta da spettro, la sua psicologia e scuola di pensiero sono ben distanti dalla maturazione raggiunta dopo lo scontro finale su Iki.
Il rischio, insomma, è che gli eventi dell'espansione (pur essendo assolutamente canonici) possano essere "trascurati" o "ininfulenti" nella sceneggiatura di Ghost of Tsushima, ed è per questo che diventa quasi consigliato affrontare la nuova storia solo dopo aver liberato l'isola principale dall'esercito mongolo e vissuto la conclusione dell'arco narrativo principale creato da Sucker Punch Productions. Iki, peraltro, è un'ambientazione il cui livello di sfida è decisamente tarato verso l'alto, che si basa molto sulla verticalità rispetto all'isola di Tsushima.
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Monti, colline e gole esplorabili sono incredibilmente densi (grazie alla maggiore potenza offerta da PS5) e ricchi di contenuti, sebbene in tal senso non si registrino particolari sforzi da parte della software house nella diversificazione delle attività e degli edifici presenti: ci sono gli avamposti da liberare, i santuari da scovare, decine di collezionabili che abbiamo già visto nel gioco base, ma anche una manciata di missioni secondarie di grande interesse, nuove tipologie di nemici (come i fastidiosi Sciamani) e, soprattutto, nuove abilità da sbloccare per ottenere non soltanto tecniche di combattimento inedite, ma anche modi alternativi di utilizzare il destriero di Jin negli scontri contro le truppe mongole.
Tra il ritorno dei Racconti, che in questo caso ci aiutano a far luce sul passato di Jin e scoprire nuove sfaccettature della sua personalità, non mancano gli amati/odiati duelli che fungono da boss fight, ancora una volta di difficoltà piacevolmente elevata. Portare a termine tutte le attività garantisce nuove armature, kit per la spada, gli immancabili amuleti e le tinte per personalizzare l'estetica del personaggio o dell'equipaggiamento, ma non manca in tal senso qualche sorpresa che farà la gioia di chi ama la mitologia dei samurai.
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UNO SPETTACOLO PER GLI OCCHI - Ghost of Tsushima: Director's Cut è, probabilmente, ciò che il gioco avrebbe dovuto essere sin dal principio, da quella cavalcata trionfale che ha letteralmente stregato i fan PlayStation all'E3 2018. Un gioco ineccepibile dal punto di vista tecnico che, grazie ai muscoli di PS5, può sfruttare una risoluzione (dinamica) in Ultra-HD 4K e mantenere un frame-rate stabile a 60 fps, con la solita, gigantesca direzione artistica e scorci memorabili che, sulla nuova ammiraglia di Sony, risplendono di nuova luce.
L'impressione è di trovarsi di fronte a una delle prime esperienze di nuova generazione, con un comparto tecnico che potrebbe addirittura superare la maestosità della tech demo di tre anni fa. Il tutto è impreziosito da una discreta implementazione del controller DualSense, che enfatizza con microvibrazioni i passi di Jin, le lunghe esplorazioni a cavallo e ogni movimento dell'inseparabile spada, pur non raggiungendo comprensibilmente vette di coinvolgimento eccessivamente elevate (d'altronde, si tratta pur sempre di un gioco nato su PS4 e adattato su PlayStation 5). Nulla da dire per quanto riguarda i caricamenti, incredibilmente veloci e capaci di farci passare da un punto all'altro delle isole in una manciata di secondi.
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Ghost of Tsushima: Director's Cut segna anche l'introduzione di alcune caratteristiche attese a lungo dai fan: dal lock-on sui bersagli al lip-sync per il doppiaggio giapponese, l'esperienza di gioco assume ora tutti i tratti di un'avventura epica che, all'occorrenza, può essere vissuta anche con l'ausilio dell'apprezzatissima modalità Kurosawa, in onore del regista giapponese che ha ispirato Sucker Punch alla creazione di un viaggio simile.
Per il resto, pur non stravolgendo la formula originale, la Director's Cut di Ghost of Tsushima è un'edizione completa che migliora, arricchisce ed espande l'esperienza di gioco con una nuova area, ma non risolve i problemi più grandi del gioco. Se siete amanti del genere, questa versione è decisamente quella migliore per vivere il vecchio, nuovo viaggio di Jin Sakai, nonché un sentito omaggio alla cultura, alla tradizione e al folklore giapponese che gli amanti del cinema di Kurosawa apprezzeranno di certo.
Come lo abbiamo giocato
Abbiamo vissuto la storia di Ghost of Tsushima: Iki Island su PlayStation 5, importando i salvataggi della versione originale per PS4 e riprendendo Jin da dove l'avevamo lasciato. È possibile portare a termine la campagna del DLC in circa sei o sette ore, mentre qualora decidiate di affrontare l'intera epopea tra Tsushima e Iki vi serviranno oltre venti ore. Il gioco include tutti i contenuti lanciati nell'ultimo anno, inclusa la modalità Foto e l'esperienza cooperativa Leggende.
Può piacere a chi…
… vuole vivere una nuova avventura nei panni dello spettro Jin
… ama la cultura giapponese e vuole immergersi in una nuova, affascinante ambientazione
… aveva saltato l'uscita originale e vuole vivere una storia più ampia e avvincente
Potrebbe deludere chi…
… è rimasto deluso dal gioco originale su PS4
… non ama le ambientazioni aperte e i giochi meno lineari
… sperava in aggiunte più corpose e in stravolgimenti più decisi all'esperienza di gioco
Ghost of Tsushima: Director's Cut è un gioco consigliato ai maggiori di 16 anni.