Continuano le avventure dell'assassino più famoso dei videogiochi, che riprendono esattamente da dove ci eravamo lasciati due anni fa
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Agente 47 bazzica le nostre console dal 2000, quando per la prima volta fu introdotto ai giocatori. Hitman è una serie che ha sviluppato il concetto dell'assassinio perfetto, quello mirato al solo bersaglio e con meno danni collaterali possibili - o ancora meglio, nessuno. Dopo una virata più mainstream con Hitman: Absolution, poco apprezzata dagli appassionati proprio perché banalizzava i punti chiave che fino allora avevano sempre contraddistinto la serie, Hitman ebbe una breve transizione su mobile con la versione GO (per la quale è stato sviluppato anche Tomb Raider) e finalmente, nel 2016, rinacque grazie a quello che possiamo considerare un reboot.
Chiamato semplicemente Hitman, il gioco venne sviluppato a episodi seguendo una moda piuttosto comune e pur non riuscendo sempre a produrre contenuti di altissimo valore ebbe il merito indiscusso di risollevare una serie di cui si cominciava a temere l'abbandono. Abbandono che di fatto c'è stato ma dal lato publisher, poiché Square Enix ha cessato i rapporti con IO Interactive: una scelta che ha fatto dubitare del futuro di Agente 47, se di futuro si sarebbe ancora potuto parlare. In soccorso del più famoso assassino virtuale è arrivata Warner Bros., che non ha pensato due volte a prenderlo sotto la propria ala permettendo agli sviluppatori la realizzazione di un gioco nuovo, non più a episodi e che pur ricalcando il titolo precedente fa dell'omicidio un'arte ancora più creativa: nasce così Hitman 2, disponibile dal 13 novembre su PlayStation 4, Xbox One e PC.
Caratterizzato da un ritmo lento e ragionato, Hitman del 2016 non è stato un gioco perfetto tuttavia si è reso piacevole ai fan di vecchia data e accogliente per i nuovi arrivati. In che modo dunque il secondo capitolo avrebbe potuto migliorare una formula consolidata? In tutta sincerità non si può negare come Hitman 2 sia un modo per riproporre la stessa formula con qualcosa in più: nei piccoli cambiamenti di IO Interactive si percepisce la volontà di offrire livelli più vasti caratterizzati al contempo da un gameplay che crescesse di pari passo con la loro estensione. Ciò significa aver ridisegnato il gioco in modo tale che a un'ambientazione più estesa corrispondesse un adeguato numero di possibilità, evitando dunque di ingigantire le mappe per il solo gusto di farlo e dando loro un senso effettivo e distinguendole per struttura, personaggi, obiettivi, difficoltà e opportunità.
È importante sottolineare la progressiva consapevolezza del giocatore verso la filosofia di azione/reazione dietro Hitman: si inizia a riflettere di più, dunque a sperimentare e di conseguenza ad affinare il nostro approccio creativo proprio perché si conoscono meglio le regole. IO Interactive ha apportato modifiche leggere ma essenziali, a partire da telecamere più efficaci nel compromettere la nostra posizione passando per una funzionalità concreta degli specchi - i nemici si insospettiranno nel cogliere il nostro riflesso fare qualcosa che non dovrebbe - per arrivare a un generale rafforzamento dell'intelligenza artificiale.
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Per quanto riguarda il cuore del sistema di gioco non aspettatevi alcuna novità rispetto al 2016. A essere cambiato tuttavia è il numero di approcci, armi e soluzioni grazie alle quali possiamo sbarazzarci del bersaglio: shuriken, katane, coltelli, pistole, oggetti di uso quotidiano, pesci persino e ancora veleno, esplosivi, interazioni con l'ambiente... lo slogan "fai del mondo la tua arma" non poteva essere più calzante perché non c'è nulla che sia fuori dalla vostra portata quando si tratta di uccidere qualcuno - tutto si rifà alla vostra creatività. Ci sono approcci che fanno parte delle cosiddette "Storie di Missione" e consistono in soluzioni particolarmente creative per liberarsi dell'obiettivo basandosi sulla sua caratterizzazione. Hitman 2 offre tutto ciò di cui potete avere bisogno e lo fa in maniera elegante, assicurandovi di prendere le vostre decisioni in maniera consapevole.
Sebbene non sia mai stata una componente fondamentale della serie, la storia in Hitman c'è e con essa anche giocatori che potrebbero esser più orientati a seguirla. IO Interactive ha pensato anche a loro strutturando una narrazione basata sulla scoperta di un complotto attuato da alcune personalità d'élite per controllare gli eventi globali. Essendo un diretto seguito, Hitman 2 riprende la trama da dove l'avevamo lasciata e gli sviluppatori hanno deciso di utilizzare i livelli stessi - la loro profondità e l'estensione - per veicolare la storia. Esplorare ciascuna ambientazione, interagendo con i personaggi che la vivono, ci restituirà un'immagine molto più nitida della narrazione: il risultato finale non è una storia memorabile però resta un intreccio godibile che svela alcuni interessanti retroscena su 47.
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Laddove la modalità giocatore singolo e più nello specifico la campagna può essere promossa a pieni voti, complice anche l'implementazione del primo gioco grazie al Legacy Pack, quando si passa al multigiocatore IO Interactive non coglie nel segno. Ghost è un'acerba lotta uno contro uno dove sfidare un altro giocatore a compiere cinque assassinii per vincere, mentre Sniper Assassins - che può essere giocata sia da soli sia con un amico come supporto - potrebbe essere molto più interessante in futuro quando verranno implementati più livelli. Averne solo uno a disposizione per il momento non la rende una modalità appetibile.
Nel complesso, IO Interactive ha lavorato per restituirci un nuovo capitolo della storia di Agente 47 dove all'estensione delle mappe si accompagna un gameplay ancor più ragionato di quanto già fosse nel 2016: la quantità di soluzioni tramite le quali finire una missione lascia al giocatore incredibile libertà di azione e sebbene la storia non vanti memorabili guizzi narrativi, la campagna con tutti i suoi possibili sviluppi porta l'improvvisazione a uno stato dell'arte. Hitman 2 basa ancora una volta il proprio successo sul giocatore singolo grazie alla campagna, riuscendo meno invece nel multigiocatore, trovando il corretto equilibrio tra grande e funzionale. Non ci rimane che aspettare il primo e attesissimo dei "Bersagli Elusivi" per vedere se anche la sua nomea di immortale tiene fede al personaggio: Sean Bean ci mette alla prova e noi risponderemo.
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Come lo abbiamo giocato
Abbiamo provato Hitman 2 su PlayStation 4 Pro grazie a un codice per il download del gioco fornito dal distributore, collegata a una TV Samsung UE40MU6400 da 42" e dedicando qualche ora al completamento della storia principale prima di completare le tantissime sfide.
Può piacere a chi…
… apprezza i ritmi di gioco lenti e ragionati
… è appassionato del genere stealth e preferisce un approccio più tattico
… piace sperimentare dando sfogo alla sua creatività
Potrebbe deludere chi…
… non si trova a suo agio con pianificazione e strategia
… preferisce la frenesia di un multigiocatore
… cerca una storia più complessa ed elaborata
Hitman 2 è un gioco consigliato ai maggiori di 16 anni.