Capcom scommette sui cacciatori di tutto il mondo
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Da quindici anni c’è una serie prolifica, avvincente, affascinante e realizzata da Capcom che attira a sé milioni di giocatori. Non sono gli scontri a mani nude di Street Fighter, non sono le fughe dall’ennesima apocalisse zombi di Resident Evil e nemmeno gli scontri ad alta percentuale di piombo di Devil May Cry, ma le cacce senza sosta di Monster Hunter.
Oggi il gioco di ruolo e azione purissima realizzato dall’etichetta giapponese celebra un ritorno in grande stile. Dopo anni spesi sulle console targate Nintendo, Monster Hunter World è il primo episodio pensato appositamente per PlayStation 4 e Xbox One, con una versione PC in arrivo in autunno. L’idea è chiara: sfruttare quanto più possibile le decine di milioni di giocatori che hanno scelto le console casalinghe di Sony e Microsoft per spingere quanto più possibile Monster Hunter anche nel mercato occidentale. Se la serie ha sempre goduto di un successo indiscutibile in patria, infatti, non può dire di aver acceso altrettanto gli animi tra Europa e Nord America.
Monster Hunter World è allora pensato tanto per chi da sempre ne apprezza lo stile di gioco e le sue sfumature uniche, quanto per chi ancora non ha avuto voglia, modo o coraggio di avvicinarcisi. Sì, serve anche un po’ di coraggio, perché Monster Hunter World è grande, grosso e minaccioso quanto gli immensi bestioni che chiede di cacciare e abbattere. Ricco com’è di meccanismi, strutture, regole e regoline assortite, World prova con risultati alterni a snellire la sua “burocrazia”, venendo incontro alle abitudini dei giocatori occidentali. Come appena premesso ce la fa solo in parte, ma tutto sommato non si può chiedere a un’esperienza di gioco così impegnativa e sfaccettata di rivelarsi immediata come un qualsiasi sparatutto.
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L’idea alla base del gioco è rimasta comunque immutata: si può giocare da soli o creare una squadra online con amici e/o sconosciuti (per un massimo di quattro membri), lanciandosi poi nella perlustrazione delle sue regioni, alla ricerca di questo o quel bestione, da snidare, combattere e uccidere. La ricompensa arriverà sotto forma di materie prime per forgiare nuove armi ed armature, anche perché Monster Hunter World propone una gestione del personaggio differente da quella dei classici giochi di ruolo.
Non esistono differenti classi o punti esperienza per guadagnare livelli, aumentando così le proprie statistiche di offesa e difesa. Tutto ruota invece attorno alle armi e alle armature, che in effetti con le loro differenti tipologie richiamano all’idea di altrettante classi. Ma la possibilità di cambiare gli strumenti utilizzati anche durante la stessa missione si traduce nella possibilità di variare continuamente approccio ai mostri, slegandosi dalle tipiche “imbracature” di un sistema di classi più canonico.
Quello che conta è che lanciarsi alla ricerca e poi in battaglia contro i mostri è una vera goduria, soprattutto una volta accumulata una conoscenza sufficiente del gioco per iniziare a maneggiare tutte le sue risorse e le sue sfaccettature. Non pensate a un open world, perché in Monster Hunter World non esiste una mappa liberamente esplorabile. Questo non toglie che affrontare le sue creature, nei loro mondi, sia esaltante. Anche perché nonostante qualche scivolone qua e là (in particolar modo nella gestione veloce degli oggetti o nell’organizzazione della propria squadra online) il gioco funziona bene e il design dei mostri riesce a lasciare a bocca aperta.
Immaginate un gioco incentrato praticamente solo su lunghi ed evocativi scontri con dei boss dalla potenza e dalla brutalità primordiale e avrete immaginato Monster Hunter World. Che visivamente può contare su una direzione artistica ineccepibile, anche se poi tecnicamente non riesce a stare al passo con altre produzioni più blasonate (Assassin’s Creed Origins, The Witcher 3, Horizon Zero Dawn). Questo non toglie comunque nulla all’esperienza generale, che rimane godibilissima. Anche se, meglio ribadirlo, chiede davvero molta pazienza, attenzione e devozione. Promosso il supporto a PlayStation 4 Pro, che consente di scegliere tra una risoluzione maggiore (per chi ha un televisore 4K, anche se non si arriva ai 4K nativi) o una risoluzione standard (1080p) e una fluidità delle immagini migliore.
Come lo abbiamo giocato
Abbiamo passato oltre 70 ore in compagnia dei mostri di Monster Hunter World, giocandoci su PlayStation 4 Pro e utilizzando un televisore Samsung KS7000. In queste decine di ore siamo arrivati alla conclusione della trama principale, ma c’è ancora tantissimo da giocare: missioni secondarie facoltative, taglie da completare e soprattutto armi e armature da forgiare e poi provare sul campo. Ci mancano ancora molte, molte decine di ore prima di poter dire di aver giocato tutto quanto offerto da Monster Hunter World!
Può piacere a chi…
… adora spendere tante ore in un mondo fantasy
… ama i mostri grandi e grossi
… vuole giocare online con i suoi amici
Potrebbe deludere chi…
… non ha pazienza e tempo per un gioco complicato
… cerca principalmente una storia
… non è interessato a combattere solo contro i boss
Monster Hunter World è un gioco consigliato ai maggiori di 16 anni.