LA NOSTRA RECENSIONE

NBA 2K23, il videogioco per chi sogna di essere come Michael Jordan

Visual Concepts guarda al passato per portare nella next-gen la sua celebrata simulazione di basket

20 Set 2022 - 08:04
 © IGN

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Negli anni '90, le TV di tutto il mondo furono letteralmente invase dall'emblematica pubblicità con quello che era in quel periodo l'atleta più famoso al mondo, sua altezza Michael Jordan. Per il nuovo NBA 2K23, Visual Concepts e 2K Sports hanno rispolverato il fenomeno di North Carolina non sono omaggiandolo con la versione più prestigiosa del gioco, ma anche con il gradito ritorno delle "Sfide Jordan", una modalità che permette di rivivere alcuni dei momenti più importanti della carriera del grande MJ.

Un ritorno al passato suggellato anche dalla possibilità di riscrivere la storia con la propria squadra del cuore in alcune delle epoche più belle e più importanti del campionato NBA: gli anni Ottanta dell'Era Magic vs Bird, i Novanta segnati dall'Era Jordan, il nuovo millennio con l'Era Kobe e chiaramente l’Era Moderna.

Il giocatore si trova così a gestire così una franchigia cercando di portarla al titolo NBA realizzando qualcosa d'impossibile, come vincere l'anello con il leggendario duo Stockton e Malone (anche quest'anno, Charles Barkley non c'è). Insomma, un modo diverso di rivivere la storia della NBA, qualcosa di mai sperimentato in nessuna simulazione sportiva videoludica.

IMPRESSIONANTE DA VEDERE - NBA 2K23 è qualcosa d'impressionante da vedere, una spanna sopra a quello che abbiamo visto finora con i vari FIFA, Madden e NHL: senza dubbio il miglior gioco sportivo disponibile sulla next-gen. Dalla riproduzione delle arene fino agli show pre e post partita, il lavoro di Visual Concepts lascia a bocca aperta. Sul parquet, poi, si resta letteralmente ammutoliti di fronte alle movenze dei vari Booker, Morant e Curry: i loro movimenti sono di un realismo mai visto, così come la riproduzione dei loro corpi (finalmente proporzionati).

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I volti delle superstar sembrano reali (le smorfie dopo un canestro mancato o le gocce di sudore sul corpo manderanno in visibilio gli appassionati) mentre l'effetto pattinamento sul parquet, nonostante la potenza della nuova generazione, resta.

Sul fronte simulativo Visual Concepts ha sistemato un paio di aspetti che non avevano convinto nel precedente episodio: la barra del tiro è stata risistemata a dovere ed è molto più facile segnare da fuori (soprattutto da tre), mentre è più facile saltare gli avversari con qualche cross-over o spettacolare cambio di mano. In generale, passaggi, movimenti e blocchi appaiono più fluidi rispetto alla precedente interazione, anche se non mancano situazioni caotiche con misteriosi recuperi palla o deviazioni difficili da spiegare.

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Nel complesso, l'IA tende a reagire velocemente alle giocate degli avversari muovendosi con maggiore intelligenza sul parquet, soprattutto in difesa a protezione dell'area pitturata: ci sono ancora dei blackout inspiegabili, in particolare durante le transizioni con i difensori che si perdono gli avversari che vanno a canestro. Nulla di drammatico e facilmente risolvibile con qualche patch.

UNA CITTÀ PIÙ VIVA – Dopo aver con migliorato il gameplay e aggiunto una serie di gradite novità, Visual Concepts ha cercato di dare una bella rinfrescata anche ad altre due modalità piuttosto gettonate come "Il Mio Giocatore" e "La Mia Squadra". Nel primo caso il team di sviluppo ha puntato sull'inscindibile connubio musica e basket per accompagnare la carriera del proprio alter-ego nel mondo della NBA contro la sua nemesi Shep Owens (nel gioco si avrà a che fare con musicisti del calibro di J. Cole, Elite e Bas, tutti dell'etichetta Dreamville Records).

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Il lavoro compiuto da Visual Concepts è clamoroso: il numero delle missioni giocabili è impressionante mentre l'aggiunta della metropolitana (che collega i diversi quartieri) velocizza i passaggi tra le varie fasi di gioco e rende più piacevole il soggiorno in The City, il gigantesco hub di NBA 2K23: a mancare in questa modalità è – sorprendentemente – il basket giocato.

Nel secondo caso, invece, sono state apportate piccole migliorie (nuove sfide) alla collaudata struttura della modalità in stile FUT che tanto piace a 2K (soprattutto per i guadagni garantiti dalle microtransazioni) che rendono più fluida la fruizione dei contenuti e l'acceso alle nuove carte. NBA 2K23 si conferma anche quest'anno la miglior simulazione sportiva: sulle console next-gen è davvero di un altro pianeta!

Come lo abbiamo giocato

Abbiamo giocato NBA 2K23 su PlayStation 5 disputando un'intera stagione NBA (ridotta), completando le “Sfide Jordan” e un paio di stagioni nelle diverse Ere proposte.


Può piacere a chi…
… adora il pianeta NBA
… vuole una simulazione di basket realistica
… ha sempre sognato di emulare il mitico MJ

Potrebbe deludere chi…
… si aspetta un basket di tipo arcade
… non ama l'NBA degli anni Ottanta/Novanta
… gradisce a stento le microtransazioni

NBA 2K23 è un gioco consigliato a tutti.

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