LA NOSTRA RECENSIONE

One Piece: World Seeker trasforma il cartone animato in realtà

Il gioco di Bandai Namco non tradisce le atmosfere di One Piece, ma pecca un po' di semplicità e ripetitività

18 Mar 2019 - 10:33
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One Piece è per tutti l'erede spirituale di Dragon Ball, il manga di Akira Toriyama poi trasposto in animazione tra serie e film vari. Anche l'opera a tema piratesco di Eichiro Oda ha subito lo stesso destino, dal 1997 a oggi, diventando uno dei manga più popolari e venduti di sempre, tanto appunto da diventare il simbolo dell'intrattenimento giapponese per ragazzi (gli shonen manga) del nuovo millennio, come lo fu Dragon Ball negli anni '80 e '90. Oggi Dragon Ball è tornato a far parlare di sé grazie alla serie Super, ma One Piece non smette di macinare successi (e soldi!) dal suo debutto, senza essersi mai fermato.

Nonostante il successo, sul fronte videoludico le produzioni non si sono mai allontanate molto dal proporre la formula del "semplice" gioco di lotta, facendo perdere per strada una delle carattestiche chiave di One Piece, che sono l'esplorazione di posti sconosciuti e il perenne senso di viaggio, tipico dell'era dei pirati. Seguendo le orme lasciate dal leggendario Gold Roger, Rufy e la sua ciurma da ormai più di vent'anni navigano alla ricerca del tesoro nascosto del bucaniere, secondo una precisa rotta che li porterà forse ad arricchirsi e a trasformare il protagonista nel pirata più famoso di sempre. World Seeker fa proprio questo, anche grazie all'apporto dello stesso Oda che ne firma la sceneggiatura, e la sensazione è proprio quella di giocare un episodio del cartone animato, anzi, di un'intera saga o film dedicato a One Piece.

Per aumentare il coinvolgimento, per la prima volta un gioco dedicato ai pirati più famosi del Sol Levante può vantare un mondo completamente esplorabile, chiamato in gergo open-world. L'Isola Carceraria, così si chiama il luogo dove la ciurma di Cappello di Paglia è sbarcata, è il mondo di gioco che si può esplorare nei panni proprio di Rufy, protagonista e capitano. Rufy e solo Rufy: nessuno degli altri pirati è infatti giocabile, sicuramente la prima nota dolente del pacchetto, e purtroppo non l'unica. In One Piece: World Seeker non si puà usare la nave: la Sunny resterà ancorata sempre a uno dei porti dell'isola, fino alla fine dell'avventura.

L'isola offre delle ambientazioni che ricordano molto l'anime, ma offrono poca interattività, praticamente nulla se si eslcudono forzieri da aprire o oggetti da raccogliere sparsi qua e là. L'intero territorio è protetto dalla Marina, il nemico per antonomasia dei pirati, che dà luogo sia a fasi stealth in cui si arriva alle spalle dei nemici per eliminarli, che a fasi di combattimento per sfruttare le tante abilità di Rufy, che con la sua possibilità di allungarsi, gonfiarsi e indurire i suoi pugni può malmenare a dovere le guardie. Il look degli scontri, in particolare con i boss, è perfetto per chi ama l'anime, visto che la sensazione che dà è quella di un cartone animato interattivo. Alla lunga però le azzuffate appaiono un po' troppo ripetitive, nonostante le diverse abilità apprendibili da Rufy, fra cui il Gear Fourth, l'attuale stadio finale del pirata, che lo vede gonfiare i muscoli rendendoli duri come l'acciaio.

Il gioco permette di esplorare liberamente lo scenario, tuttavia per proseguire nella storia principale (che vi terrà impegnati per una decina di ore circa) è necessario incontrare i diversi personaggi sulla mappa che ci proporranno missioni per portare avanti la trama. Rufy deve ritrovare la sua ciurma dispersa per l'Isola Carceraria, aiutando la gente del posto a ribellarsi al giogo della Marina e scoprire il passato del posto, ammantato di mistero. Ad aiutarli c'è la bella Jeanne, sorella di Isaac, il capo della prigione volante che sta proprio sopra l'isola e che sembra nascondere un tesoro che a Rufy e compagni fa molta gola. Jeanne e Isaac sono due personaggi inediti, creati appositamente per il gioco, ma non mancheranno un sacco di volti noti che chi legge One Piece non faticherà a riconoscere.

Oltre che apprendere abilità, Rufy può costruire equipaggiamenti con i materiali che trova per la mappa, oppure ricette per preparare cibi da consegnare ai compagni di squadra, che potranno sostenere il giocatore in spedizioni di recupero grazie alle quali è possibile ottenere altri materiali, solitamente più rari. Per incrementare il livello del nostro protagonista, dovremo accumulare diversi punti esperienza ottenibili con i combattimenti oppure portando a termine le missioni, primarie o secondarie che siano. Queste ultime sono parecchie, ma sfortunatamente molto ripetitive: si tratta in generale di raccogliere oggetti su richiesta di qualcuno, oppure di scontrarsi contro uomini della marina o altri pirati.

A conti fatti, One Piece: World Seeker può sicuramente divertire i fan della serie, i quali si troveranno finalmente catapultati in un mondo che rappresenta degnamente le atmosfere della serie, oltre che offrire un'avventura inedita per la ciurma di Rufy. Purtroppo il divertimento lascia presto spazio alla ripetitività e se non si fa parte degli aficionados dell'opera di Eichiro Oda difficilmente si troveranno le motivazioni per proseguire nella storia, considerando anche che il gioco non presenta una sfida particolarmente elevata. La sensazione è quella di una prova generale per un progetto più ambizioso che deve ancora concretizzarsi, qualcosa che forse vedremo in un eventuale sequel, che potrebbe diventare realtà se il gioco dovesse vendere bene.


Come lo abbiamo giocato

Abbiamo giocato a One Piece: World Seeker su una PlayStation 4 Pro collegata a un televisore Full-HD grazie a un codice fornitoci direttamente dal distributore italiano. In circa 15 ore abbiamo completato la trama principale, provando anche un po' di missioni secondarie ed esplorando tutta l'Isola Carceraria, ottenendo il 50% dei Trofei.


Può piacere a chi…
… ama alla follia il manga di Eichiro Oda
… ha sempre sognato di esplorare un mondo aperto con Rufy
… vuole vivere un'avventura inedita nell'universo di One Piece

Potrebbe deludere chi…
… ama i giochi molto curati, con ambientazioni estremamente ricche
… cerca un sistema di comattimento vario e profondo
… vorrebbe un prodotto innovativo e avvicente

One Piece: World Seeker è un gioco consigliato a un pubblico di età superiore ai 12 anni.

 


 

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