Visual Concepts, il team di sviluppo di NBA 2K20, si dà allo sport entertainment. I risultati, però, sono davvero deludenti
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Il wrestling della WWE è apprezzatissimo nel Bel Paese e ogni anno i fan aspettano con impazienza l'uscita nei negozi della controparte videgiocosa. Quest'anno, però, qualcosa dev'essere andato storto nel passaggio di consegna tra lo storico team di sviluppo nipponico Yuke's (che ha firmato la serie per un ventennio) e quello a stelle e strisce Visual Concepts (NBA 2K20) che ne ha raccolto il testimone per dar vita al nuovo WWE 2K20. Scopriamo perché.
UN WRESTLING DA HORROR – Per l'annata 2020 sono stati scelti come testimonial la coppia Roman Reigns e Becky Lynch, due assoluti beniamini del pubblico. Il primo è un pluricampione del mondo tornato a calcare i ring della WWE dopo aver sconfitto la leucemia, la seconda è l'attuale detentrice del titolo delle donne a Raw. E proprio Becky insieme a Bayley, Charlotte Flair e Sasha Banks è la protagonista di una delle modalità più riuscite di WWE 2K20: lo Showcase. Nei panni delle quattro lottatrici, infatti, i giocatori potranno rivere l'intera epopea del celebre quartetto femminile attraverso una quindicina di match, fino al trionfo a WrestleMania.
La modalità non è limitata alle quattro ragazze: sono in arrivo altri quattro showcase attraverso i DLC a pagamento “WWE 2K20 Originals”. “Bump in the Night” sarà il primo aggiornamento a essere disponibile e avrà wrestler e arene in salsa horror/Halloween.
POTERE ROSA – La rivoluzione femminile proposta da WWE 2K20 prosegue nella modalità Carriera, con il giocatore che si trova a rivivere le avventure strampalate dell'improbabile coppia di wrestler Red (la femmina) e Tre (l'uomo) fino alla loro introduzione nella “Hall of Fame” della WWE.
Nonostante una sceneggiatura da “Razzies Awards”, la carriera è piacevole da affrontare. Imperdibile poi l'esaustiva modalità “Universe” che permette al giocatore di decidere card, show, PPV, booking, rivalità e promo del proprio alter ego virtuale (l'editor della creazione è davvero ottimo) o della superstar preferita. Una modalità a 360 gradi con una longevità praticamente infinita. “Torri 2K” completa il pacchetto delle proposte con una serie di sfide (quella dedicata a Roman Reigns è da fare!) con condizioni di vittoria/clausole divertenti e una selezione speciale di wrestler da schienare.
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OLTRE LE CORDE – La giocabilità di WWE 2K20 è a dir poco problematica. Nonostante le nobili intenzioni di Visual Concepts, il sistema di controllo risulta peggiorato rispetto a quello tradizionale che ha accompagnato gli appassionati per oltre un decennio. Agganciare uno o più avversari sul ring è un'impresa, mentre la gestione dei contatti è alquanto discutibile. Le combo non sempre funzionano in modo preciso e, spesso, si rimane basiti nell'osservare il proprio campione mancare inspiegabilmente un colpo o una presa.
Se il sistema di controllo evidenzia parecchi problemi, neanche l'Intelligenza Artificiale se la passa meglio. Vedere Sheamus, Rey Mysterio, Seth Rollins comportarsi in modo stupido sul ring lascia l'amaro in bocca. E quando si osserva una leggenda come Kurt Angle mancare una facile presa o Triple H non riuscire a colpire un avversario a terra con una sedia, c'è qualcosa che non quadra. Non resta che ridere (meglio che piangere!) quando si osservano wrestler incastrarsi tra le corde, scale scomparire, lottatori rotolare all'impazzata sul quadrato e altri che corrono impazziti su e giù dal ring. Insomma, i momenti di pura comicità in WWE 2K20 non mancano.
A dare la mazzata definitiva (o quasi) al titolo di Visual Concepts è il comparto grafico, non all'altezza delle precedenti produzioni. I modelli poligonali dei wrestler appaiono inspiegabilmente peggiorati, mentre le arene sembrano afflitte da un generale piattume. E che dire dei capelli lunghi dei lottatori/lottatrici che in WWE 2K20 si trasformano in serpenti?
DELUDENTE – Purtroppo, il passaggio tra il vecchio team di sviluppo (Yuke's) e quello nuovo (Visual Concepts) si è rivelato traumatico, non solo a livello grafico. Molte delle modalità sopracitate sono afflitte da bug e da crash improvvisi, mentre il comparto online ha manifestato sin dai primi giorni molteplici problemi di disconnessione e di accesso. WWE 2K20 ha deluso non poco le aspettative dei fan: Visual Concepts/2K Sports sono corse ai ripari annunciando una serie di aggiornamenti/patch per migliorare la situazione, ma il danno è stato fatto.
Come lo abbiamo giocato
Abbiamo giocato WWE 2K20 su PS4 Pro grazie a un codice digitale fornitoci dal distributore italiano, completando le avventure di “Red e Tre” e provando Showcase e Torri 2K. Durante le partite online abbiamo riscontrato diversi problemi di connessione, mentre a livello grafico WWE 2K20 ha manifestato diversi problemi e crash improvvisi.
Può piacere a chi…
… segue ogni show della WWE
… vuole farsi due risate osservando una serie improbabile di glitch e bug
… ama ricreare le leggende del passato
Potrebbe deludere chi…
… si aspetta una vera e propria simulazione di wrestling
… cerca l'erede di WWE 2K19
… non ama particolarmente il wrestling
WWE 2K20 è un gioco consigliato ai maggiori di 16 anni.