Una protagonista d’eccezione per un gioco d'azione assolutamente sopra le righe
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Abbiamo già parlato tempo fa, all’interno di questa stessa rubrica, di quel cacciatore di demoni sbruffone e adorabile di Dante, dalla serie Devil May Cry, ricordate? Bene, l’appuntamento di oggi è dedicato a un personaggio partorito dalla stessa mente, ovvero quella di Hideki Kamiya. Al padrino di PlatinumGames, che nel 2001 (quando ancora militava in Capcom) dette vita alla saga di cui sopra, venne affidato da Sega il compito di dar vita a un nuovo titolo action – e, dato il curriculum d’eccezione, la scelta risulta molto comprensibile. Fu così che, nel 2009, lo studio di sviluppo di Kamiya e soci pubblicò il primo capitolo della serie Bayonetta, presentando al mondo l’omonimo personaggio, destinato a rimanere impresso nella memoria dei videogiocatori per molto, molto tempo.
Tre i punti di partenza da cui si sono mossi gli sviluppatori per concepire il design del personaggio: doveva essere una donna (riguardo agli eroi d’azione, Kamiya sentiva di aver già detto abbastanza), per giunta strega – ma moderna – e doveva utilizzare quattro pistole. Queste ultime, data la passione del padre del personaggio per la musica folk, erano state chiamate inizialmente Parsley (prezzemolo), Sage (salvia), Rosemary (rosmarino) e Time (timo), in onore alle spezie citate nel verso della canzone Scarborough Fair – che poi diventò il nome di uno dei set di armi disponibili nel primo capitolo. Grazie a un altro accessorio (l’orologio, per la precisione) sappiamo anche la sua presunta data di nascita: 19 dicembre 1411.
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Una piccola curiosità riguardo ai capelli dell’amatissima strega. Nel primo capitolo, per aiutare la protagonista a combattere i boss più complessi senza dover ricorrere solo e soltanto alle sue armi tradizionali, gli sviluppatori aggiunsero la cosiddetta Serious mode, donandoli maggiori poteri per un tempo limitato. All’attivazione, i capelli della strega cominciano a svolazzare liberi, rivelando l’ampia chioma di Bayonetta; in realtà si tratta di un accenno al design originale del personaggio – che però venne scartato, perché quella sagoma così ingombrante avrebbe potuto nascondere involontariamente il resto del corpo della donna. Evidentemente quella prima bozza doveva essere rimasta impressa nella testa degli sviluppatori dato che, alla fine, sono riusciti a trovare il mondo di inserirla lo stesso nel gioco completo!
C’è anche un aspetto folcloristico, quasi mitologico, dietro la scelta della folta chioma della strega. Non si tratta solo di un elemento estetico: i capelli sono un vero e proprio catalizzatore per le capacità arcane di Bayonetta e l’ispirazione per questo dettaglio è arrivata da una credenza europea, che nel medioevo venne descritta anche nel De Civitate Dei di Sant’Agostino – si diceva che le donne dai capelli lunghi fossero più facilmente preda degli incubi, le controparti maschili delle succubi, demoni infidi. Proprio da questa idea, perdendo nel tempo i connotati iniziali per evolversi in diverse, "nuove" dicerie, tra le quali comparivano appunto le storie sull’utilizzo dei capelli delle streghe come ingrediente per i loro incantesimi.
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Gli sviluppatori di PlatinumGames si sono anche divertiti a disseminare in Bayonetta una serie di riferimenti ad altri giochi famosi legati al passato dei membri dello studio: frasi celebri di Viewtful Joe (Dancin’-a-go-go, baby) mentre la strega fa surf su delle onde di lava; citazioni prese in prestito da Dante, come "Flock off, feather face!" o "Let’s rock, baby" (più generica, senza dubbio, ma data la presenza di Kamiya il riferimento sembra diretto e giustificato. Inoltre, mentre corre in forma di bestia, Bayonetta lascia dietro di sé rose nere e fiori a forma di teschio – un tributo "oscuro" alla corsa di Okami, dove Amaterasu aveva un impatto simile (seppur con un’accezione più "positiva") sull’ambiente circostante.
A distanza di tre anni PlatinumGames annunciò un seguito, arrivato poi nel 2014 su WiiU – con tanto di port del suo illustre predecessore. Dopo qualche altro anno di silenzio, nel 2017 Kamiya e i suoi annunciarono finalmente Bayonetta 3, di cui però si sono perse le tracce per un bel po’... almeno fino all’arrivo del trailer di gameplay, che ha definito una (vaga) finestra di lancio per questo nuovo capitolo: 2022!
Oltre a questo, la strega (moderna) ha fatto altre apparizioni, nel tempo: è un personaggio scaricabile nella modalità multigiocatore di Anarchy Reigns ed è utilizzabile anche in The Wonderful 101 (in versione adeguatamente caricaturale). Inoltre, dopo l’arrivo della serie nell’ecosistema Nintendo, Bayonetta è diventata presenza fissa nel roster della serie Super Smash Bros.!