Nell’ultima parte della nostra guida, vediamo i tre Auto Battler sul mercato per capire quale fa al caso vostro
Siamo arrivati alla terza parte della nostra guida introduttiva agli Auto Battler: col primo appuntamento abbiamo spiegato le meccaniche principali e le basi dell’economia, mentre nel secondo ci siamo soffermati su oggetti, sinergie e gestione delle risorse.
Oggi analizzeremo invece le differenze tra i tre titoli principali del genere: Dota Underlords, Auto Chess e Teamfight Tactics.
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DOTA UNDERLORDS Già, Valve sviluppa ancora videogiochi. Dota Underlords è di gran lunga il più accessibile Auto Battler - piuttosto ironico se si considera che Dota 2 richiede centinaia di ore di gioco per arrivare a un livello almeno decente. Per i principianti offre, per cominciare, delle partite di prova contro i Bot a vari livelli di difficoltà. In più, mentre di norma i turni negli Auto Battler sono regolati da un timer, questi match contro l’IA non hanno limiti di tempo - è possibile mettere in pausa tra un round e l’altro e persino determinare quando far partire il round successivo.
È inoltre disponibile sia su PC che in versione mobile, con la possibilità di passare facilmente da una piattaforma all’altra. Potete cominciare una partita su PC e finirla sul telefono, in caso di necessità. A questo si aggiunge un’ottima UI che fornisce preziose informazioni in diretta, rendendo di fatto Underlords il sogno di qualsiasi principiante. Potete controllare tutte le sinergie della vostra squadra con la pressione di un tasto, verificare il DPS della squadra e modificare rapidamente gli oggetti equipaggiati.
Il sistema di gestione degli oggetti è a sua volta unico: ogni eroe può avere solo un oggetto ed è possibile passarlo da un’unità e l’altra (tra un round e l’altro). Inoltre si ottiene sempre un oggetto alla fine di ogni ondata di creep - anche se si viene sconfitti dalle truppe controllate dall’IA - che aiuta a raggiungere la vittoria senza peggiorare la situazione in caso di partite non perfette.
Il lato negativo di Dota Underlords? Si tratta di un gioco basato su una vecchia versione della mappa personalizzata Auto Chess e, in quanto tale, non può vantare un alto grado di complessità. C’è una strategia popolare, per esempio, chiamata "Open Fort" che si basa sul perdere i primi round della partita di proposito spendendo il meno possibile, per poi dar fondo a tutte le proprie finanze per acquistare unità molto forti prima degli altri giocatori. Questa tattica è efficace solo in Underlords perché il gioco non ha meccaniche che puniscano adeguatamente gli errori iniziali dei giocatori.
Potete scaricare Dota Underlords tramite Steam su PC, oppure da Google Play Store e App Store su mobile.
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TEAMFIGHT TACTICS Già, Riot Games sviluppa ancora videogiochi. League of Legends è uno dei giochi più popolari al mondo e questo giustifica il successo di Teamfight Tactics. Se non siete pratici di League of Legends, avrete qualche problema con questo Auto Battler. L’UI non vi aiuterà tanto quanto quella di Underlords e non è presente alcuna modalità di prova contro avversari controllati dall’IA - ci si deve per forza gettare fin da subito nell’abisso assieme agli altri giocatori.
Teamfight Tactics però apporta qualche interessante cambiamento alla formula degli Auto Battler e per questo merita dargli un’occhiata. Sostituisce la plancia otto per otto con una griglia esagonale di sei per sette, che modifica le possibilità di posizionamento delle unità in maniera significativa.
La fase di Draft Condivisa, dove ogni giocatore viene trasportato in un’area dove ha la possibilità di aggiudicarsi un eroe extra, è un’ottima meccanica per bilanciare le partite, dal momento che permette all’utente con i punti vita più bassi di scegliere per primo. Ma se non si conoscono gli eroi di League of Legends potrebbe essere complesso scegliere con criterio, perché non avrete modo di identificare le loro caratteristiche finché non li aggiungerete alla vostra squadra.
La gestione degli oggetti in Teamfight Tactics è interessante. Il gioco offre un set di base composto da otto pezzi, ognuno dei quali può essere combinato in qualcosa di più potente. Non c’è però la garanzia di ottenere nuovi oggetti ogni round e questo può creare situazioni fastidiose in cui la vittoria ci viene strappata a causa di uno strumento particolarmente forte finito in mano al vostro avversario. Riot Games si sta impegnando a mantenere il gioco bilanciato ed aggiornato - una costanza che i giocatori di League of Legends conoscono bene.
Potete scaricare Teamfight Tactics direttamente dal launcher di League of Legends.
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AUTO CHESS Al momento Auto Chess è l’unico gioco tra quelli qui trattati presente solo in versione mobile. Il client per PC, stando a quanto affermato dagli sviluppatori, è in fase di produzione. Si tratta dell’Auto Battler più complesso e quello più "anziano". Auto Chess è caratterizzato da un numero maggiore di eroi e di combinazioni rispetto ai suoi concorrenti e ha già risolto alcune delle problematiche che Underlords e Teamfight Tactics stanno incontrando solo ora.
La strategia Open Fort è impraticabile perché un grosso deficit in punti vita durante le fasi iniziali può essere fatale e, inoltre, esistono meccaniche che regolano le assegnazioni casuali in modo da evitare squilibri eccessivi in una partita. Occorre tenere presente che la varietà negli eroi e negli oggetti rende Auto Chess l’Auto Battler più complesso tra quelli a disposizione. Potrebbe risultare quindi difficile per un novizio prendere la mano con i vari elementi del gioco, costringendolo a subire diverse sconfitte iniziale - e il periodo "iniziale" tende ad essere più lungo rispetto alla concorrenza.
Questa vastità però premia più la capacità di adattarsi alle varie situazioni che la conoscenza enciclopedica del gioco: più eroi significa meno possibilità di trovare quelli che si cercano. Pertanto, o si distrugge la propria economia nel tentativo di agguantare un particolare pezzo, oppure si accetta di sperimentare combinazioni nuove e meno convenzionali.
IN CONCLUSIONE Come ogni genere, anche gli Auto Battler potrebbero non fare al caso vostro. A differenza di molti altri però, i tre titoli principali sono tutti free-to-play, con acquisti in gioco relegati a elementi cosmetici. L’unico modo che avete per dissipare i vostri dubbi è... giocare. Con un po’ di fortuna, scoprirete che era proprio il tipo di gioco che stavate cercando.