Vi immaginate una PlayStation e una Xbox utilizzabili sia in modalità portatile, sia collegate al televisore di casa?
di Gianluca Loggia© ign
La doppia natura di Switch, console che può essere utilizzata sia in modalità portatile, sia collegata a un televisore, apre le porte a un modo di vivere i videogiochi di cui è difficile fare a meno, dopo averlo provato. A me che gioco soprattutto su PlayStation e Xbox non dispiacerebbe affatto disporre di macchine ibride anche da parte di Sony e Microsoft.
Nelle ultime due generazioni di console, ovvero negli ultimi 13-14 anni, Nintendo, con le sue macchine, ha sempre percorso una strada abbastanza diversa da quella calcata dai suoi concorrenti. Mentre Sony con PlayStation e Microsoft con Xbox hanno continuato a proporre il meglio che la tecnologia potesse offrire in una scatola di circa 4-500 euro, l’azienda di Kyoto è invece andata alla ricerca anche di un pubblico nuovo, abbandonando in un certo senso la competizione più tecnologica e cercando di attirare i suoi potenziali acquirenti con qualcosa di alternativo e innovativo.
Con Wii e con il suo Wiimote ci sono riusciti alla grandissima, ma pagando, a mio avviso, un prezzo abbastanza importante. Se da una parte, infatti, la console del motion control è stata usata da nonni, nipotini, zie e intere famiglie (persone che mai si sarebbero sognate di appassionarsi ai videogiochi più classici e complessi), dall’altra sicuramente i videogiocatori più “standard” hanno fatto fatica ad affezionarsi a una console che, a parte i capolavori della stessa Nintendo e qualche altra bella chicca, sembrava pensata più per il nuovo pubblico che per loro.
Con Switch, invece, dopo la sfortunata parentesi di Wii U, Nintendo sembra essere tornata a sposare i gusti anche dei videogiocatori classici (e delle software house terze parti), con una console che comunque propone qualcosa di alternativo. Solo che stavolta piace un po’ a tutti, appunto. Forse un po’ meno a quelli che si sono rivelati inaspettatamente essere il target di Wii un decennio fa, ma molto di più ai videogiocatori di sempre.
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Nintendo Switch è la prima console della storia a poter essere utilizzata sia in modalità portatile che in modalità TV.
A me, per esempio. Che con Switch ho di nuovo comprato una console Nintendo. E ho apprezzato talmente tanto la sua caratteristica principale, ovvero il fatto di essere contemporaneamente una console portatile e una console da TV, che mi chiedo seriamente se Sony e Microsoft non debbano farci a loro volta un pensierino, a una soluzione del genere.
Difficile? Certo, per un motivo semplice. L’hardware di Switch, per quanto ottimo per una console portatile, non è seriamente competitivo, in termini di prestazioni, sul campo delle macchine da salotto. In pratica, la console Nintendo, uscita a inizio 2017, è inferiore, per mera potenza di calcolo, alle console di Sony e Microsoft (PS4 e Xbox One) uscite alla fine del 2013. Il confronto con le più recenti PS4 Pro e Xbox One X, di conseguenza, è addirittura improponibile.
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PlayStation 4 è di gran lunga la console più diffusa di questa generazione e ha un parco giochi strepitoso. Una versione portatile sarebbe un bel sogno.
E allora come mi viene in mente di desiderare qualcosa di così impossibile? Semplice. Col passare degli anni, un certo tipo di hardware è sempre più facile da produrre e da miniaturizzare. Pensate alla prima versione di PS4 e all’attuale PS4 slim. C’è un abisso tra le due in termini di dimensioni e peso. E tra la prima e la seconda sono passati solo tre anni. Ancora più clamoroso, in questi termini, è il confronto tra il primo modello di Xbox One e le attuali Xbox One S e Xbox One X. Specialmente quest’ultima, arrivata quattro anni dopo l’originale Xbox One, è qualcosa di straordinario: più piccola, più elegante, più leggera e… incredibilmente più potente! In soli quattro anni.
Considerando tutto ciò, comincia a sembrare un po’ meno impossibile immaginare modelli di PS4 e di Xbox One portatili come Switch. Magari a 6-7 anni dal lancio dei modelli originali (ovvero intorno al 2019/20).
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Xbox One S e Xbox One X hanno migliorato incredibilmente l’estetica e l’ingombro dell’originale Xbox One.
Altra considerazione molto importante. Una PS4 e una Xbox One portatili non andrebbero necessariamente a intaccare i normali piani di Sony e Microsoft di continuare a proporre console da salotto sempre più potenti. PS5 e Xbox Scarlett (nome provvisorio per la prossima console Microsoft) arriverebbero comunque.
Semplicemente, sarebbero affiancate, sul mercato, da queste sorelle minori ibride, capaci di far girare giochi in 1080p sia in modalità portatile che sul televisore di casa: perfette per giocatori senza eccessive pretese in termini di prestazioni, ma interessati solo a sfruttare le ormai colossali line-up di PlayStation e Xbox. Mentre PS5 e Scarlett si concentrerebbero sul 4K, andando a migliorare ulteriormente le prestazioni di PS4 Pro e Xbox One X, soddisfacendo così i bisogni dei videogiocatori più attenti all’aspetto tecnico di giochi e console. Che ne dite?