Dopo Minecraft, Rocket League e Fortnite, anche Call of Duty: Modern Warfare si apre al cross-play, permettendo di giocare in multiplayer online a prescindere dalla piattaforma. E il cross-save di Destiny 2 fa qualcosa di altrettanto interessante
di Gianluca LoggiaFortnite è il più diffuso videogioco con cross-play e ha abituato i giovani all’idea che non ci sono confini tra le piattaforme. © IGN
Per quanto il mondo dei videogiochi sia purtroppo storicamente caratterizzato dalla divisione in tante piattaforme diverse, negli ultimi anni è possibile notare un generale sentimento di unione che sta portando a interessanti sviluppi. Cominciano a diventare sempre meno rari, infatti, i giochi che permettono di giocare in multiplayer online anche tra giocatori che usano diverse piattaforme. E parliamo di titoli di una certa rilevanza, nel panorama videoludico attuale. Come Fortnite, ad esempio, uno dei free to play più diffusi in assoluto nella sua modalità Battle Royale.
Il gioco di Epic Games è infatti disponibile per PS4, Xbox One, Switch, Windows, macOS, Android e iOS, e permette il cross-play tra tutte queste piattaforme. La stessa cosa succede con Rocket League (PC, PS4, Xbox One, Switch) e Dauntless (PC, PS4, Xbox One) e altri giochi indie e/o free-to-play, come Smite e Paladins.
Per molti giocatori, insomma, sta diventando sempre più normale pensare al multiplayer con i propri amici che sono in possesso di piattaforme diverse. E l’abitudine al cross-play si sta diffondendo soprattutto tra i più giovani, se pensiamo, ad esempio, al target di Fortnite, ma anche a quello di Minecraft, che al momento offre il cross-play su tutte le piattaforme tranne che su PS4.
Finora, però, non era mai capitato di poter godere del cross-play anche con i cosiddetti giochi tripla-A. Ci pensa Call of Duty: Modern Warfare a rimediare. Il nuovo episodio della famosissima serie di sparatutto in soggettiva prodotta da Activision, in arrivo il prossimo 25 ottobre, supporterà infatti il cross-play tra tutte le piattaforme su cui girerà: PC, PS4 e Xbox One. E lo farà anche in modo profondo e articolato, con tanti strumenti e possibilità per i giocatori.
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Call of Duty: Modern Warfare porterà il cross-play anche tra i giochi tripla-A. Speriamo sia di esempio.
Sarà necessario creare un account Call of Duty per attivare il cross-play, dopodiché sarà possibile sia incontrare giocatori di tutte le piattaforme, sia (e questa è la cosa più importante) organizzarsi con i propri amici che giocano su piattaforme diverse. Sarà infatti possibile creare gruppi e buttarsi insieme in tutte le modalità del gioco. Infinity Ward, lo sviluppatore che da sempre cura la saga Modern Warfare, ha assicurato che i contenuti post-lancio saranno sincronizzati tra PC, PS4 e Xbox One, proprio per permettere costantemente il cross-play tra queste piattaforme.
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Destiny 2 permette di condividere i progressi ottenuti con i propri personaggi su tutte le piattaforme su cui gira.
Rimanendo nel campo dei tripla-A, anche Destiny 2 dice la sua per quanto riguarda l’unione tra più piattaforme. In questo caso non con il cross-play, ma con un’altra funzione interessante: il cross-save. Attivando questa opzione sul sito di Bungie, i giocatori hanno la possibilità di conservare i progressi dei propri personaggi anche passando da una piattaforma all’altra. In questo modo, chi ha amici sparsi tra PC, PS4 e Xbox One, può comunque scegliere di giocare a volte con gli uni e a volte con gli altri. A patto di avere il gioco installato su tutte le piattaforme (ma una parte corposa di Destiny 2 è gratuita).
Dal mio punto di vista, è esattamente così che dovrebbero funzionare sempre le cose. cross-play e cross-save dovrebbero essere sempre presenti in tutti i giochi con modalità multigiocatore. E anche il cross-buy (la possibilità di pagare il gioco una volta sola e averlo disponibile su qualsiasi piattaforma) non sarebbe male, a dirla tutta. Spero quindi che gli esempi di Fortnite e degli altri free-to-play, ma soprattutto di tripla-A come Modern Warfare e Destiny 2, siano sempre più presi in considerazione anche dal resto dell’industria.