Tra le app che hanno vinto l'ambito premio indetto da Apple per lo store digitale di iOS, potevano forse mancare dei videogiochi? Ecco chi ha vinto nella categoria "Impatto culturale"
di Paolo Paglianti© IGN
Gli App Store Awards di Apple sono un po’ gli Oscar delle applicazioni che si trovano sui dispositivi mobile iOS. I vincitori dell'edizione 2022 sono stati annunciati dalla casa di Cupertino, che ha premiato la capacità d'ispirare gli utenti e la loro immaginazione, come confidato da Tim Cook: "I vincitori degli App Store Award di quest'anno hanno reinventato le nostre esperienze con app in grado di offrire prospettive fresche, significative e genuine".
Tra i vincitori si sono distinti "BeRealk", un social network definito da molti come "l’anti –Instagram", ma anche il tracker fitness "Gentler Streak" (che cerca di coccolarvi proponendovi sfide alla vostra portata, anziché agire come il solito equivalente digitale del sergente maggiore Hartman di Full Metal Jacket), e "Waterllama" (che cerca di sensibilizzare gli utenti sull’importanza dell’acqua e dell’idratazione).
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Sul fronte videoludico, hanno vinto la versione mobile di Apex Legends e League of Legends eSports Manager, ma c’è anche un progetto intrigante che ha risvegliato la nostra curiosità. Si tratta di Inua: A Story in Ice and Time, che ha vinto nella categoria "Impatto Culturale": si tratta di una delicata avventura ambientata tra i ghiacciai del nord del Canada, dove a metà dell‘Ottocento si sono perse le tracce delle due navi Terror e Erebus. Per intenderci, è la stessa vicenda narrata nella prima stagione di Terror, lo show di Netflix che tratta il tema con toni sensibilmente più "horror".
In Inua siamo ben lontani dalle atmosfere dark della serie televisiva: controlleremo tre personaggi divisi in altrettanti periodi storici. Iniziamo con la giornalista contemporanea che cerca di scoprire cos'è successo alle due navi e ai loro equipaggi, per passare poi a uno degli ufficiali della Terror, il quale scopre che le navi sono bloccate e devono decidere come provare a sopravvivere. Il terzo personaggio è un militare degli anni '50 in missione negli stessi misteriosi, freddi luoghi.
Non è un’avventura in senso tradizionale: vi muoverete tra le schermate del gioco, cercando dei "concetti" – per esempio, la "fuga", oppure "l’articolo", o ancora "i teschi ritrovati in fondo al mare", per poi interrogare i personaggi attorno a voi su questi "concetti". Non c’è un inventario vero e proprio né enigmi à la Monkey Island: esplorando le sensazioni e le opinioni delle persone che vi circondano, farete procedere automaticamente la storia.
In un'esperienza che rende praticamente impossibile restare bloccati, Inua è essenzialmente un viaggio interattivo di circa tre-quattro ore da vivere per scoprire non solo le vicende della Terror e della Erebus, ma soprattutto la cultura dei nativi eschimesi, sconfinando nei loro miti e nel loro misticismo. Il team di sviluppo, gli abilissimi francesi di Arte che ci hanno già deliziato con giochi originali e altrettanto innovativi come Type: Rider (il platform in cui muoversi tra i font) e l’enigmatico The Wanderer (ispirato al mito di Frankestein), hanno incluso nel team due esperti della cultura Inuit.
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Anche se non è un’avventura vera e propria, Inua rappresenta una storia digitale di prim’ordine, con uno stile grafico molto accattivante e una colonna sonora assai pregevole. Noi lo abbiamo acquistato e scaricato su iPhone 14, godendoci la storia e le sue composizioni musicali in un pomeriggio di gioco.
Purtroppo, ed è l’unico difetto che emerge in Inua: A Story in Ice and Time, è totalmente assente una localizzazione nella nostra lingua: il gioco, infatti, non è tradotto in italiano nemmeno nei testi, che restano abbastanza comprensibili, anche se qualche termine un po’ particolare potrebbe richiedere un giretto sul dizionario online.
Inua: A Story in Ice and Time è disponibile anche su Android (via Google Play Store) o nelle versioni "maggiori" per PC (via Steam) e Nintendo Switch: su queste piattaforme costa quasi il triplo rispetto alle edizioni per dispositivi mobile.