I Game Awards di Geoff Keighley hanno eletto i loro vincitori, con scelte anche serenamente condivisibili: scopriamo quali sono i 5 giochi preferiti di Ualone, tra quelli usciti nel corso di quest’anno
di Gianluca Loggia© IGN
Il 2019 volge al termine. Siamo infatti in quel momento dell’anno in cui si tirano un po’ le somme e, tra appassionati di videogiochi, si ragiona su quali siano stati i migliori giochi usciti negli ultimi dodici mesi. In questo episodio di Pausa Caffè con Ualone, voglio proporvi le mie scelte. I miei cinque giochi preferiti, ovviamente selezionati tra quelli che ho giocato e finito. Cominciamo subito.
5. Borderlands 3
Gearbox torna finalmente a sfornare un nuovo episodio del suo “looter-shooter”, ovvero della sua saga di sparatutto in soggettiva con elementi da gioco di ruolo e grande risalto per il bottino recuperato dai nemici abbattuti. Nella scorsa generazione, i primi due Borderlands mi erano piaciuti tantissimo, mentre lo spin-off Borderlands: The Pre-Sequel mi aveva preso un po’ meno.
Borderlands 3, per fortuna, torna a divertirmi come i primi due episodi, grazie alla solita qualità di sceneggiatura (dialoghi divertenti e molto ispirati, con personaggi folli e ben caratterizzati), a una buona realizzazione tecnica e all’eccellente senso di progresso. Lo consiglio, però, in particolar modo a chi ha la possibilità di giocarlo online in coop con gli amici. In single-player perde qualcosina.
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4. Resident Evil 2
Sono sincero: non mi aspettavo che un remake potesse sorprendermi e convincermi così come ha fatto Resident Evil 2. Il gioco originale di 21 anni fa mi piaceva tantissimo, ma oggi sarebbe assolutamente ingiocabile per via di un sistema di controllo che definire obsoleto sarebbe una cortesia. Invece questo nuovo RE2 colpisce nel segno con la sua doppia natura di gioco per nostalgici e, al contempo, prodotto assolutamente al passo coi tempi.
Personaggi, ambientazioni, trama e soprattutto atmosfere e feeling generale richiamano fortemente quelli del 1998, ma graficamente, tecnicamente e a livello di gameplay il gioco è completamente rifatto, e anche benissimo. Mi sono divertito davvero tanto a giocarlo, lo ritengo un prodotto assolutamente nuovo, semplicemente molto ispirato a un gioco del 1998. Fortemente consigliato, quindi, sia ai nostalgici, sia a chi non ha giocato l’originale.
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3. Bloodstained: Ritual of the Night
Per chi ama Castlevania: Symphony of the Night e, in generale, il filone dei cosiddetti “Metroidvania”, Bloodstained: Ritual of the Night è praticamente imperdibile. Realizzato proprio dall’autore di Symphony of the Night, Bloodstained pecca forse solo di una direzione artistica non all’altezza dei suoi predecessori spirituali.
Ma per il resto è assolutamente un nuovo Castlevania, né più né meno. Con la sua mappa tutta da esplorare, con il suo sistema di combattimento semplice ed efficace, con il suo strepitoso senso di progresso che non ti fa staccare mai. Grande Igarashi, mi aspetto a questo punto anche un bel seguito!
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2. Monster Hunter World: Iceborne
Il mio gioco preferito del 2018 torna anche nel 2019 con la sua “evoluzione” Iceborne, un’espansione che praticamente è un altro gioco completo (la versione PS4, per farvi capire, ha addirittura un Platino a parte). E non gli ho dedicato altre centinaia di ore di gioco? Ma certo che sì.
Il gioco, di base, è ancora quello, per quanto sicuramente rifinito, ma la mole di nuovi contenuti aggiunti con Iceborne ha del clamoroso, così come incredibile è il nuovo endgame, che praticamente non ti fa smettere mai di giocare, grazie anche al continuo supporto e al continuo sfornare contenuti aggiuntivi e gratuiti da parte di Capcom. Una vera goduria, una vera droga.
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1. Sekiro: Shadows Die Twice
Già platinato su PS4 e rigiocato su PC, in questi giorni l’ho ricominciato su Xbox One, con l’intenzione di “millarlo”. Ebbene sì, per quanto Sekiro non sia il mio gioco preferito tra quelli partoriti da Hidetaka Miyazaki (Demon’s Souls, Dark Souls, Bloodborne), è comunque talmente bello da essere il mio preferito tra i giochi giocati quest’anno. E non solo il mio, visto che si è appena portato a casa il premio come gioco dell’anno ai recenti Game Awards.
Il fatto è che ha un sistema di combattimento meraviglioso, abbinato alla solita grande direzione artistica che From Software garantisce con i suoi prodotti. Unica pecca, può essere un pizzico troppo difficile. Ma chi riesce ad arrivare in fondo a questo gioco (e con un po’ di pazienza e attenzione ce la può fare chiunque), se ne innamora di sicuro.
Bene, questi sono i miei giochi preferiti del 2019, tra quelli che ho giocato. Prossimamente parleremo anche dei miei giochi preferiti di questo decennio!