Le due storiche rivali hanno dato il via a una collaborazione che apre all'idea di una console più aperta nel mondo videoludico
di Gianluca Loggia© ign
Come vi abbiamo riportato qualche giorno fa, Sony e Microsoft hanno stretto un accordo per la condivisione delle reciproche conoscenze e tecnologie nel campo del cloud e dell’intelligenza artificiale.
Dell’accordo, che è stato comunicato direttamente, in via ufficiale, dalle due aziende, con tanto di foto emblematica (una stretta di mano tra Kenichiro Yoshida e Satya Nadella, responsabili delle due aziende), non sono stati rivelati molti dettagli. E forse proprio per questo quella stretta di mano lascia spazio a qualche sogno in più.
Io, per esempio, che inseguo da ormai vent’anni l’utopia della console unica (ve ne ho parlato anche su Mastergame un po’ di tempo fa) qualche piccolo sogno, in seguito a questa inaspettata alleanza, un po’ lo sto coltivando. Per esempio, l’idea di avere, in un prossimo futuro, un PlayStation Network meglio funzionante, beh, mi alletta non poco. E questo non è neanche particolarmente impossibile, da realizzare. Anzi, mi piace poterla vedere come una semplice conseguenza del fatto che Sony inizi a usare la tecnologia Azure di Microsoft per tutto il cloud del mondo PlayStation.
Mi aspetto, quindi, che nei prossimi mesi, a un certo punto, non sia più necessario sincronizzare manualmente i Trofei ottenuti giocando su PS4. O che non serva più caricare nel cloud, sempre a mano, i salvataggi di un gioco che si vuole continuare a giocare sulla PS4 di un amico (o della casa al mare). Oggi purtroppo ci sono molte cose che funzionano così, su PlayStation Network: mi piace pensare che, in seguito all’accordo tra Sony e Microsoft, il livello di questi strumenti possa prima o poi equivalere a quello raggiunto da Xbox Live, che su molti di questi aspetti è un servizio preferibile.
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La stretta di mano tra Yoshida (Sony) e Nadella (Microsoft) è un’immagine epocale per gli amanti dei videogiochi.
L’altra cosa importante, tra quelle facilmente auspicabili, è un netto miglioramento di PlayStation Now, il servizio in streaming di Sony che, ad oggi, non mi convince ancora particolarmente. Con la tecnologia messa a disposizione da Microsoft (che, ricordiamolo, è tra le aziende leader per quanto riguarda i servizi in cloud, insieme ad Amazon e a poche altre realtà), sicuramente la piattaforma di gioco in streaming di Sony potrà crescere nel modo giusto.
E questi sono i sogni sicuramente più realizzabili. Poi ci sono quelli che non sono proprio una diretta conseguenza della stretta di mano tra Yoshida e Nadella, ma che, al contempo, mi farebbero gioire di più. La possibilità di vedere le produzioni Sony sulle piattaforme Microsoft, e viceversa, sarebbe fantastico per tutti noi videogiocatori. Un The Last of Us: Part 2 su Xbox Scarlett o un Halo Infinite su PlayStation 5 sarebbero davvero qualcosa di epocale. Ma ancor di più, nei miei sogni, c’è la possibilità di un profilo unico per Xbox Live e PlayStation Network. Magari con la somma degli Obiettivi e dei Trofei sbloccati finora. Che meraviglia!
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Xbox Live è già presente su Nintendo Switch in alcuni giochi, come Cuphead (perlatro di Microsoft).
E tirerei dentro anche Nintendo, a questo punto, ovviamente. Che un sistema di ricompense o di Gamerscore non ce l’ha proprio, ma che ha già ospitato gli Achievement di Xbox Live: è successo ad esempio per Minecraft e Cuphead. Entrambi giochi Microsoft, certo, ma a detta delle aziende coinvolte, Xbox Live per Switch è disponibile per qualunque sviluppatore voglia usufruirne.
Insomma, torna prepotentemente in auge il sogno della Console Unica. Che in questa nuova epoca, dove il mondo del gaming sembra sempre più proteso verso il cloud, probabilmente dovrebbe cambiare nome e chiamarsi Piattaforma Unica o Profilo Unico. Va benissimo, in effetti. Anzi, Profilo Unico è proprio perfetto, diciamolo. In ogni caso, che sia Console Unica o Profilo Unico, l’idea non è mai sembrata così realizzabile come in questo periodo.
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Ai The Game Awards del 2018 sono saliti insieme sul palco Shawn Layden di Sony, Phil Spencer di Microsoft e Reggie FIls-Aime di Nintendo.
Tra giochi cross-play per tutte le piattaforme (Fortnite, Rocket League, il recentissimo Dauntless), Xbox Live su Switch, la presenza contemporanea sul palco dei The Game Awards 2018 di Phil Spencer (Microsoft), Reggie Fils-Aime (Nintendo) e Shawn Layden (Sony), e le strette di mano tra Yoshida e Nadella, il sogno della Console Unica, o di una sua evoluzione, sembra molto meno folle di prima!