Il nuovo capitolo della saga picchiaduro cambia motore di gioco e si prepara all'ingresso nella scena competitiva. Lo abbiamo provato
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A distanza di sei anni dall'ultimo capitolo di Dead or Alive, Team Ninja ha presentato all'E3 2018 il nuovo episodio della sua popolare saga picchiaduro che si presenta in una nuova veste grafica, abbracciando quelle che sono le tendenze del momento in termini di risoluzione e tecnologie. Lo fa nell'ottica di entrare in un contesto come quello degli eSports, il fenomeno degli sport virtuali che sta lentamente spopolando in tutto il mondo, cercando di ritagliarsi una fetta di pubblico ed entrare nella scena dei videogiochi competitivi.
A Los Angeles abbiamo provato con mano il nuovo capitolo della serie creata dagli autori di Ninja Gaiden, testando le potenzialità del nuovo gameplay che, nel suo mantenere una formula abbastanza tradizionale, ha saputo integrare alcune novità molto interessanti.
La novità più grande proposta da Dead or Alive 6 è certamente il suo motore grafico, che offre la più moderna risoluzione 4K e un sistema di illuminazione dinamico decisamente più realistico di quanto visto nelle passate iterazioni. I modelli dei lottatori sono più dettagliati, le animazioni molto più verosimili, l'immagine generalmente più nitida e pulita. La telecamera virtuale va a enfatizzare in modo dinamico e accattivante molti dei dettagli che, con un'inquadratura più larga, potrebbero perdersi: il sudore, la sporcizia e le lacerazioni dei corpi di ciascun lottatore sono elementi gestiti in tempo reale dal nuovo motore di gioco e rendono le espressioni facciali molto più credibili rispetto agli episodi passati.
Nonostante manchi ancora molto al lancio finale, previsto per un generico 2019, la versione di prova di Dead or Alive 6 ha già messo in risalto una fluidità ottimale che rende l'insieme più naturale. Proprio la fluidità giocherà un ruolo fondamentale per l'ingresso del titolo nel mondo degli eSports.
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A livello di gameplay, il gioco di Team Ninja conferma la sua struttura di gioco basata su una sorta di morra cinese, in cui gli attacchi (suddivisi in calci e pugni, più o meno potenti e intensi) hanno la meglio sulle prese, che a loro volta sono ottimali contro la guardia, di conseguenza particolarmente efficace contro gli attacchi di cui sopra. A rendere il tutto più accattivante ci pensa una nuova tipologia di attacco che offre mosse altamente spettacolari a suon di super mosse e schivate che possono aprire un varco e dare l'opportunità di sorprendere il nemico.
Si tratta di un'introduzione chiaramente votata a favorire i giocatori meno esperti, ma che nelle mani di un professionista possono rendere il gameplay ancora più stratificato e profondo. Già, perché una volta riempita la nuova barra chiamata Break Gauge, potrete effettuare delle mosse imparabili oppure sfuggire a qualsiasi attacco nemico, a seconda ovviamente che siate in attacco o difesa.
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Sarà molto importante inoltre tener conto delle insidie che potrebbero celarsi negli scenari: in questo nuovo episodio, infatti, Team Ninja ha cercato di inserire elementi di disturbo e "personaggi non giocanti" che riporteranno i giocatori che tendono a stare troppo tempo ai margini dello schermo verso il centro dello scenario, così da favorire l'azione e lo spettacolo. Nel corso della nostra prova, avvenuta all'interno di due mappe diverse giocando con quattro vecchie conoscenze come Kasumi, Helena, Zack e Jann Lee, abbiamo potuto appurare come tutte queste novità in termini di gameplay abbiano reso il gioco più frizzante, con tutte le carte in regola per puntare a un ingresso da protagonista nella scena dei picchiaduro competitivi.
C'è ancora spazio per ulteriori miglioramenti, dal momento che l'uscita di Dead or Alive 6 è prevista per il prossimo anno in versione PC e console. Noi contiamo di mettere nuovamente le mani sul gioco già in quel di Colonia, quando il mese prossimo si terrà l'edizione 2018 della Gamescom, la fiera di settore più importante del vecchio continente.