E' la prima volta dalla dichiarazione di guerra nel 1940. Giudicato "inaccettabile" l'incontro di Di Maio con i gilet gialli. Salvini: "Noi difendiamo gli italiani". Berlusconi: "Italia isolata in Europa"
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Il ministero degli Esteri francese ha annunciato che richiamerà l'ambasciatore in Italia, Christian Masset, a causa di "attacchi senza precedenti". La decisione, dicono da Parigi, arriva dopo una serie di "dichiarazioni oltraggiose" e di "attacchi senza fondamento" e "senza precedenti". "Le ultime ingerenze costituiscono una provocazione ulteriore e inaccettabile", si legge in un comunicato del portavoce del Quai d'Orsay.
A scatenare la durissima reazione della Francia è stato l'incontro a Parigi di Alessandro Di Battista e di Luigi Di Maio con uno dei leader dei gilet gialli, Christof Chalencon. Un confronto a cui era seguita una nota M5s per sottolineare che "sono molte le posizioni e i valori comuni che mettono al centro delle battaglie i cittadini, i diritti sociali, la democrazia diretta e l'ambiente".
E' la prima volta dal 1940, quando l'Italia entrò in guerra con la Francia, che Parigi richiama in patria il proprio ambasciatore. Settantanove anni fa a tornare a Parigi, consegnando la dichiarazione di guerra, fu André François Poncet.
Francia: "La campagna elettorale non giustifica la mancanza di rispetto" - Il richiamo dell'ambasciatore è stato accompagnato da una dettagliata nota del ministero degli Esteri francese. "Essere in disaccordo è una cosa, strumentalizzare le relazioni a fini elettorali è un'altra", scrivono a Roma da Quai d'Orsay, lanciando "un appello all'Italia affinché agisca per ritrovare la relazione di amicizia e rispetto reciproco, all'altezza della nostra storia e del nostro destino comune. La campagna per le europee non può giustificare l'assenza di rispetto per i popoli e la loro democrazia".
Di Maio: "Pienamente legittimo l'incontro con i gilet gialli" - "Il mio incontro come capo politico del Movimento 5 Stelle con esponenti dei gilet gialli e con alcuni candidati della lista Ric è pienamente legittimo". A sostenerlo, su Facebook, è il vicepremier Luigi Di Maio, che rivendica "il diritto di dialogare con altre forze politiche che rappresentano il popolo francese. Così come En Marche, il partito di governo francese, è alleato in Europa con il Pd, partito d'opposizione in Italia, così il M5s incontra una forza politica di opposizione al Governo francese".
Salvini: "Stop alle polemiche, noi difendiamo gli interessi degli italiani" - Matteo Salvini replica alla mossa della Francia dicendo che "non vogliamo litigare con nessuno, non siamo interessati alle polemiche: siamo persone concrete e difendiamo gli interessi degli italiani". Sottolinea poi di essere "disponibilissimo a incontrare il presidente Macron e il governo francese per sederci a un tavolo e affrontare, per le mie competenze, tre questioni fondamentali: stop respingimenti alle frontiere, risultano oltre 60mila dal 2017 compresi bambini e donne abbandonate nei boschi; stop con terroristi italiani, una quindicina, condannati ma che fanno la bella vita con residenza in Francia; basta danneggiare i nostri lavoratori pendolari che sono letteralmente vessati ogni giorno alle frontiere francesi da controlli che durano ore. Noi siamo pronti e disponibili con spirito costruttivo a voltare pagina per il bene del nostro popolo".
Mattarella: "Ripristinare la fiducia" - "Va ristabilito immediatamente un clima di fiducia con i Paesi amici e alleati. Questo passa attraverso la considerazione dei reciproci interessi nazionali e il pieno rispetto delle dinamiche istituzionali di ciascun Paese. C'è grande preoccupazione per la situazione. I consolidati e preziosi rapporti di amicizia e collaborazione con la Francia vanno difesi e preservati". È questa la posizione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella secondo quanto filtra da ambienti del Colle in riferimento allo scontro diplomatico con la Francia.
Conte: "Il rapporto con la Francia non è in discussione" - Sul caso interviene anche il premier Giuseppe Conte per sottolineare che "il rapporto tra i due Paesi ha una radice antica di ordine culturale ed economico e non può essere messo in discussione".
Moavero: "Amicizia profonda, questo scontro non inciderà" - Anche il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ribadisce il legame tra i due popoli e spiega: "Esamineremo presto con la massima attenzione la decisione del governo francese di richiamare l'ambasciatore. Francia e Italia sono alleate e profonda è la loro amicizia. La difesa e il confronto sui rispettivi interessi, nonché il dibattito per le prossime elezioni, non possono incidere e non incideranno sulle solide relazioni che ci uniscono da decenni".
Berlusconi: "Italia isolata in Europa, Salvini rimedi" - Anche Silvio Berlusconi è intervenuto sulla vicenda auspicando un intervento del vicepremier leghista. "Il nostro Paese in questo momento è isolato in Ue e nel mondo. Spero che Salvini rimedi, ha programmato un incontro con il ministro dell'Interno francese nei prossimi giorni".
Tajani: "Di Maio fa patti con chi tira le molotov" - Un duro attacco contro Di Maio arriva dal presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, secondo cui "il vicepremier poteva benissimo risparmiarsi questa missione lampo in Francia per fare patti con chi tira le molotov contro la polizia, chi distrugge i negozi e tutto questo solo per cercare di fare un gruppo parlamentare dopo le europee. E' veramente triste, direi squallido. E a pagare il prezzo sono gli italiani. La Francia ha le sue responsabilità, ma si rischia di passare dalla ragione al torto per i capricci di un ministro inesperto".
Appello Confindustria Italia e Francia a Conte e Macron - Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e l'omologo francese Geoffroy Roux de Bézieux hanno inviato una missiva al presidente Macron e al presidente del Consiglio Conte auspicando un "dialogo costruttivo" alla luce della crisi tra Roma e Parigi. "In queste ore di tensione politico-diplomatica crescente, Confindustria e Medef ritengono necessario lanciare un appello al dialogo costruttivo e al confronto. La sfida non è tra Paesi europei ma tra l'Europa e il mondo esterno".
Forte amicizia tra i due Paesi - Nella suo nota, il ministero degli Esteri francese sottolinea che "i nostri due Paesi sono uniti da una storia comune, condividono un destino". Insieme, scrive ancora Quai d'Orsay, "hanno costruito l'Europa e agito per la pace. La Francia è profondamente legata a questa relazione di amicizia che alimenta cooperazioni in tutti i settori e la vicinanza tra i nostri popoli. L'amicizia franco-italiana è più che mai indispensabile per raccogliere le sfide che abbiamo davanti nel XXI secolo".
"Attacchi senza fondamento" - Da diversi mesi però, continua il documento, la Francia è "oggetto di accuse ripetute, attacchi senza fondamento, dichiarazioni oltraggiose che tutti conoscono e hanno presente. Questo non ha precedenti dalla fine della guerra. Essere in disaccordo è una cosa, strumentalizzare la relazione a fini elettorali un'altra".
"Ingerenze inaccettabili" - Ed ecco l'affondo: "Le ultime ingerenze costituiscono una provocazione supplementare e inaccettabile", attacca Parigi facendo riferimento all'incontro con i gilet gialli. "Violano il rispetto dovuto alle scelte democratiche, fatte da un popolo amico e alleato. Violano il rispetto che si devono tra loro i governi democraticamente e liberamente eletti". Alla luce di questa situazione, conclude il documento, è arrivata la decisione di Parigi di richiamare l'ambasciatore, con l'invito a Roma a recuperare amicizia e fiducia.