La grafologa Candida Livatino ha analizzato lo scritto e la firma del successore della regina Elisabetta
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La scrittura del re Carlo III è di piccole dimensioni. Evidenzia che Carlo sottostima le sue capacità, anche se è più capace di quanto non creda. Tiene a bada l'emotività, specialmente quando deve affrontare momenti importanti. Prova le emozioni, ma subito le soffoca. Ha una notevole forza di volontà, un forte senso del dovere, ma a volte subisce l’influenza altrui.
Un altro particolare della scrittura è l'ampio spazio che intercorre tra una parola e l'altra. E' il segnale che Carlo è ipercritico, che desidera che tutto venga fatto come lui desidera e, se questo non avviene, prova una certa frustrazione.
E' selettivo nelle amicizie e prima di lasciarsi andare deve capire bene chi gli sta di fronte. Non ama essere circondato da troppe persone. Entra in empatia con chi condivide i suoi interessi, come l'arte e la cultura. Nello stesso tempo è generoso: ama aiutare quelli che sono meno fortunati di lui, ma non desidera farlo sapere.
Nell'affettività ricerca una persona forte e determinata, che gli dia sicurezza, e l'ha trovata in Camilla. Una donna che rispecchia in qualche modo la figura materna, vissuta con affetto, ammirazione, ma anche con una certa conflittualità.
La firma sottolineata ci dice che desidera affermare la sua identità, al di là del ruolo che gli è stato assegnato. A volte, come reazione all'educazione rigida, tende ad assumere atteggiamenti trasgressivi, quasi a volersi ribellare al protocollo al quale è stato abituato.
Per Re Carlo III si prospetta una sfida molto difficile: quella di succedere a una Regina dal grande carisma, molto amata dal suo popolo.
Candida Livatino
Sito: www.livatinocandida.it