La presunta proposta shock della deputata russa Yelena Borisovna Mizulina non trova riscontri ufficiali
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Il tam tam della Rete ha colpito ancor: l'idea di usare lo sperma di Putin per fecondare ogni cittadina russa ha fatto il giro del Web con una velocità così folle da lasciare qualche dubbio. Terrorismo politico, errore di traduzione o la più classica delle bufale pre-confezionate? Impossibile dirlo con massima certezza ma, grazie anche ad alcune dritte, si potrebbe propendere per la terza soluzione, proprio come è stato segnalato alla nostra stessa redazione da alcuni esperti.
Nel mirino le (presunte) parole della deputata russa Yelena Borisovna Mizulina ("Ogni cittadina russa potrà ricevere via posta lo sperma del presidente Putin, rimanere incinta di lui, e avere un figlio. Queste madri riceveranno agevolazioni dal Governo) intenzionata ad "espandere la grandezza russa attraverso il materiale genetico del presidente". Lo riporta il giornale ucraino filo-europeo (e non russo, come scritto in precedenza) "Trust".
Nella presunta idea della presidente della Commissione parlamentare per le donne, i bambini e la famiglia una simile soluzione contribuirà a migliorare la situazione demografica e al contempo a educare la popolazione allo spirito patriottico. Dando per scontato che i nascituri siano maschi, la deputata avrebbe poi dichiarato che "dopo la nascita del bambino, lo faremo crescere in istituti speciali che somigliano alle scuole Suvorov (una sorta di collegio militare, ndr) allo scopo di renderlo leale alla madrepatria e al Presidente della Federazione Russa".
E ha aggiunto: "I bambini nati dal Presidente russo in futuro formeranno l'élite politica e militare della nazione".
Forse un po' troppo...