Lampi di guerra tra Gaza e Israele, raid e razzi
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Il premier dello Stato ebraico Yair Lapid invita le potenze occidentali a non proseguire le trattative: "Soldi che mineranno la stabilità del Medioriente"
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La nuova intesa sul nucleare con l'Iran darà a Teheran "cento miliardi di dollari l'anno". Lo ha denunciato il premier israeliano Yair Lapid che ha invitato le potenze occidentali a non proseguire le trattative. "Questi soldi - ha aggiunto - saranno usati per minare la stabilità del Medioriente e diffondere il terrorismo nel mondo. Finanzierà i Pasdaran, più attacchi nelle basi Usa e rafforzerà Hezbollah, Hamas e la Jihad islamica". Per Lapid queste risorse andranno "alla gente che sta cercando di uccidere scrittori e intellettuali a New York e rafforzerà il programma nucleare dell'Iran".
"Pessimo affare" - Israele è dunque contrario all'accordo sul nucleare iraniano in fase di negoziazione e agirà per impedire che l'Iran diventi uno Stato nucleare. "Israele non è contrario a nessun accordo. Siamo contrari a questo accordo, perché pessimo e perché non può essere accettato come è scritto in questo momento", ha detto Lapid, che ha aggiunto: "Sul tavolo in questo momento c'è un pessimo affare".
Stato nucleare - Il capo dell'esecutivo ha inoltre affermato che l'accordo "non soddisfa, ai nostri occhi, gli standard fissati dallo stesso presidente Biden" e cioè "impedire all'Iran di diventare uno Stato nucleare".
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